Un autentico gioiello del passato risalente al 12esimo secolo, più volte recuperato nel tempo.

Sette anni fa un fulmine si abbattè sul campanile, la chiesetta di San Pietro fu chiusa.

Stamattina è stata riaperta al culto con una solenne cerimonia officiata dall'arcivescovo di Cagliari monsignor Arrigo Miglio, arrivato a Guamaggiore sotto una pioggia fittissima.

A tagliare il nastro alla presenza di fedeli, della Confraternita, di altre associazioni e dei sacerdoti sono stati lo stesso arcivescovo e il sindaco Nello Cappai. Poi la cerimonia religiosa e la benedizione delle statue, fra le quali quella di San Pietro, ancora presenti nell'antico, monumentale tempio del periodo medioevale.

Guamaggiore si è così reimpossessata di uno dei monumenti più belli dell'antica Trexenta e non solo.

La messa celebrata da Arrigo Miglio (foto Andrea Serreli)
La messa celebrata da Arrigo Miglio (foto Andrea Serreli)
La messa celebrata da Arrigo Miglio (foto Andrea Serreli)

Come ha ricordato il sindaco Cappai, della chiesetta ci sono tracce che portano al periodo della costruzione, subito dopo l'anno 1200. Sorse sulla da dove si domina un vastissimo panorama. Col passare del tempo, la chiesetta ha subito danni gravissimi (nel piccolo tempio capace di ospitare un centinaio di fedeli sono ancora visibili le foto), tanto che nel 1969 si era intervenuti per il suo recupero.

Poi nel 2012, altro "colpo" col fulmine che si abbattè sul campanile provocando altri pesanti danni. "Per il recupero - ha ricordato il sindaco - sono stati spesi 170mila euro. Nel frattempo sono iniziati i lavori di sistemazione della parrocchiale di San Sebastiano. Prevista anche la sistemazione della chiesa di Maria Maddalena sempre nel centro abitato".

Monsignor Arrigo Miglio ha definito la chiesa di San Pietro un vero gioiello da conservare nel tempo. Miglio ha poi concelebrato la messa con la benedizione finale: da oggi la chiesetta di San Pietro è tornata ad essere una delle chiese di Guamaggiore.
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