"Ripercorrendo le diverse fasi della costruzione della cattedrale di Castelsardo abbiamo ricostruito quello che probabilmente è il più grande retablo in Sardegna".

L'annuncio è di don Francesco Tamponi, direttore dell'ufficio Beni culturali e Commissione per l'Arte sacra della Diocesi di Tempio-Ampurias.

I temi dell'opera, attribuita all'ignoto Maestro di Castelsardo, saranno svelati venerdì (alle 21) nella cattedrale di Sant'Antonio Abate. Sarà quella l'occasione per presentare anche l'inedita opera letteraria "Il retablo perduto", curata dallo stesso sacerdote per i tipi di Susil Edizioni di Carbonia.

Il volume è frutto del lavoro di digitalizzazione di Paolo Addis, di impaginazione di Fabio Ardau, con il contributo fotografico di Tore Denau, tutti professionisti che lavorano per il sistema museale della diocesi tempiese, il cui direttore è Angelo Casula.

Nell'opera don Francesco Tamponi svela i dettagli delle ricerche condotte con gli esperti e accademici Francesco Delogu e Piercarlo Ricci, ma riferisce anche delle tecniche e delle tecnologie utilizzate per assemblare i pezzi del puzzle grazie al quale è stata ricostruita un'opera di cui ormai non restano che pochi frammenti, ma che originariamente misurava sette metri di altezza per cinque di larghezza.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata