Una laurea conseguita col massimo dei voti al dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell'Università di Sassari, che ha sede ad Alghero.

Cosa rende questa laurea speciale? Il fatto che a festeggiare il neo dottore c'era la comunità dello stato dell'Africa occidentale.

Già, perché tre anni fa Bakary Coulibaly, noto come Bouba, frequentava l'università in Mali ed era stato costretto a interrompere gli studi, in un Paese dove la guerra civile iniziata nel 2012 con un colpo di stato, di fatto non è mai finita, per l'impossibilità di trovare un accordo di pace tra le diverse parti in conflitto, nonostante il massiccio intervento di uomini, mezzi e risorse economiche da parte dell'Onu.

"Avevo un sogno quando sedevo sui banchi dell'università a Bamako - racconta il neo dottore - fare un master in Europa. Era un sogno irrealizzabile per diverse ragioni. Eppure ho provato a seguire un sogno e ho camminato a lungo verso L'Europa. Questa tesi è la mia utopia e da qui ripartirò per costruirne altre".

Un sogno che ha potuto realizzare grazie a una delle borse di studio della Crui (Conferenza dei Rettori) e del Ministero dell'Interno per rifugiati e titolari di protezione sussidiaria.

Bouba si è iscritto all'Università di Sassari e durante il corso di laurea magistrale internazionale in Pianificazione e politiche per la città, l'ambiente e il paesaggio, ha avuto anche l'opportunità di trascorrere un semestre alla Universitat autonoma di Barcellona nell'ambito del programma Erasmus Plus.

Lo studente africano ha presentato una tesi dal titolo "La cultura Maliana e gli effetti urbani delle migrazioni". Relatrice la professoressa Silvia Serreli che è anche delegata del rettore per le politiche di integrazione dei migranti e rifugiati.

Adesso si attendono altre lauree da parte degli studenti titolari di protezione che frequentano l'Università di Sassari.
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