Non solo Giganti di Mont'e Prama.

Da fine anno al museo civico di Cabras, indossando degli occhiali "speciali", sarà possibile salire virtualmente in una barca e visitare l'antica città di Tharros. E mentre l'imbarcazione prosegue verso la sua rotta si imparano tante cose: come avvenivano le manovre quando non esisteva la tecnologia, i culti che venivano praticati sopra le imbarcazioni, quali merci venivano trasportate e tanto altro ancora.

Un'offerta nuova che si chiama chiama "3D Archeovision - Tharros". Si tratta di un progetto finanziato della Regione Sardegna nell'ambito di un bando Culture Lab, di cui è beneficiaria la cooperativa "Penisola de Sinis", impegnata da oltre 30 anni nella gestione dei siti archeologici del territorio comunale. Su 40 proposte la cooperativa è arrivata prima aggiudicandosi 150mila euro.

Si tratta di un percorso di gamification, che utilizza le tecniche del game design proprie dei giochi digitali, che consentirà di visitare Tharros in maniera del tutto innovativa. La nuova offerta è creata da un team di esperti specializzati nei settori dell'archeologia fenicio-punica e in quella navale. Mentre le ricostruzioni 3D sono a cura della società Symtech. Si tratta di una tecnica innovativa e coinvolgente. Un viaggio nel tempo che informa divertendo. La città di Tharros si vedrà sempre da lontano, la barca non approderà mai.

La postazione dove inizierà il viaggio virtuale sarà installata in una sala apposita a poca distanza dai Giganti di Mont'e Prama.
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