Un tempo il passatempo preferito di bambini e ragazzi erano i fumetti seriali, da Topolino a Braccio di Ferro per i più piccoli fino ad arrivare a Tex e Diabolik per i più grandi.

Oggi i gusti delle nuove generazioni sono cambiati e nelle edicole non si trova più quell'esplosione di fumetti popolari che è stata caratteristica del mercato italiano fino ai primi anni Novanta. Parallelamente, in ambito fumettistico, si sta affermando una nuova tendenza, quella del graphic novel pensato proprio per i più giovani. Una tendenza recentissima nel nostro Paese, perché per molto tempo il cosiddetto "romanzo grafico" è stato pensato soprattutto per un pubblico adulto. Ora le cose sono cambiate come ci conferma Renata Gorgani, direttrice editoriale del Castoro, la casa editrice che prima e più di tutte ha puntato sui graphic novel per bambini e ragazzi: "Il cambiamento degli ultimi anni è legato al fatto che i graphic novel stanno trovando sempre più spazio nelle librerie e diventano sempre più simili a veri e propri romanzi. Il cambiamento è partito dagli Stati Uniti dove già da anni vengono realizzati graphic novel con il formato dei libri, con più di 200 pagine e all'interno dei quali vengono sviluppate storie complesse ma unitarie, come in un romanzo. Insomma, sono nati così romanzi a fumetti per ragazzi e il graphic novel ha cominciato svolgere quella funzione che un tempo avevano i fumetti seriali".

Quali sono i punti di forza del graphic novel nel momento in cui viene proposto ai più giovani?

"Quello del graphic novel è un linguaggio molto vicino a quello a cui sono abituati i ragazzi. Giovani e giovanissimi oggi sono estremamente 'visivi', seguono le serie Tv, usano Instagram, un social in cui praticamente si comunica con le immagini. Sono quindi abituati a coniugare parole e immagini e il graphic novel va in questa direzione. Inoltre, credo che un romanzo a fumetti spaventi meno anche i lettori deboli, quelli che non si sentono molto invogliati ad affrontare un libro solo scritto. Insomma, il graphic novel avvicina alla lettura, agevola il lettore debole e non offre meno di un romanzo tradizionale. Anzi, offre di più perché mette a disposizione del lettore anche un patrimonio visivo".

AstroGatti, la copertina del libro
AstroGatti, la copertina del libro
AstroGatti, la copertina del libro

Nel vostro catalogo troviamo i graphic novel di Raina Telgemeier, che è una delle autrici più famose a livello internazionale. Si tratta, però, di libri rivolti a un pubblico di ragazzi e non di bambini. È possibile proporre il graphic novel anche a un pubblico più giovane, sotto i dieci anni?

"Il graphic novel per ragazzi non è più un settore sperimentale: è oramai consolidato. Dato il successo, ci siamo proposti di scendere come fascia d'età e provare a vedere se il fumetto funziona anche per i bambini più piccoli, quelli che stanno cominciando a leggere. Nel prossimo settembre, per esempio, presenteremo un graphic novel per bambini di sette anni in cui vedremo una famiglia di volpi e una famiglia di tassi che si incontrano e cominciano condividere la tana. Sarà un libro con disegni molto teneri, testi brevi in modo che i bambini che imparano a leggere familiarizzino con il fumetto. Invece, il 21 febbraio esce "Gli Astrogatti. Missione Luna" (Il Castoro 2019, pp. 160) dedicato ai bambini di 7-8 anni e con protagonisti dei gatti pasticcioni che decidono di costruire una centrale solare sulla Luna perché sulla Terra non ci sono più risorse energetiche. Questi titoli sono però solo l'inizio di un filone su cui contiamo molto per conquistare il pubblico dei più piccoli".

Lo spettacolo del corpo umano, la copertina del libro
Lo spettacolo del corpo umano, la copertina del libro
Lo spettacolo del corpo umano, la copertina del libro

Nel vostro catalogo è presente una graphic novel che si intitola "Lo spettacolo del corpo umano". Ma allora il graphic novel funziona anche per la divulgazione?

"Il graphic novel è sicuramente funzionale per insegnare e anche per la divulgazione però il Castoro si occupa di fiction e non di libri per l'insegnamento. Il graphic novel in questione di Maris Wicks (Il Castoro, 2019, pp. 240) è stato proposto perché è un vero e proprio romanzo a fumetti. È un grande spettacolo in cui le varie parti del corpo parlano tra loro, litigano, vengono messe in fumetto in modo fantasioso e buffo. Insomma, una formula divertente che va al di là della pura divulgazione".

La zona rossa, la copertina del libro
La zona rossa, la copertina del libro
La zona rossa, la copertina del libro

Molti dei graphic novel che avete in catalogo sono opera di autori e autrici stranieri. Esiste anche un filone italiano?

"Si, esiste anche una via italiana al graphic novel. Già nel 2017 abbiamo proposto "La zona rossa" firmato da Silvia Vecchini e Sualzo e che ha vinto nel 2018 il premio Attilio Micheluzzi al Comicon (Salone Internazionale del Fumetto e del Gioco che si tiene a Napoli) per la categoria 'Miglior fumetto per ragazzi'. Abbiamo poi in preparazione diversi graphic novel di autori italiani, autori di fumetti che hanno deciso di cimentarsi in questo genere nuovo per loro. Già in autunno uscirà "Una nevicata eccezionale", romanzo a fumetti con disegni bellissimi. Ma è solo l'inizio…".
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