"Ho avuto paura. Per me. Ma soprattutto per mia moglie. Per questo non ho mollato il mio vicino che mi stava aggredendo con un coltello. Se l'avessi fatto, si sarebbe scagliato contro la mia cara Graziella". Poche frasi pronunciate ieri dal letto della sua camera, nell'ospedale di San Gavino, da Luciano Petza, 63enne di Masullas. Nella notte fra venerdì e sabato si è trovato nel cortile di casa il vicino Domenico Saiu, 51 anni, che lo avrebbe minacciato e poi aggredito con un coltello. Petza ha riportato diverse ferite ma le sue condizioni non preoccupano. Saiu si trova nel carcere di Massama. È stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Mogoro per rapina, danneggiamento e lesioni.

Lo sfogo - Parla invece Graziella Coni, 56 anni, moglie di Petza: "Abbiamo vissuto un quarto d'ora da incubo. Pensavo che ci avrebbe ucciso entrambi. Spero che la giustizia faccia il suo corso, e spero di non ritrovarmelo di nuovo come vicino fra poche settimane".

Il racconto - La cinquantaseienne ha raccontato quanto accaduto venerdì notte nella loro casa di via Tuveri. "Verso le 21.45 qualcuno ha suonato il campanello. Sono uscita, ma non ho visto nessuno. Lo stesso ha fatto mio marito, che poi è salito al primo piano e dalla finestra ha notato il nostro vicino per strada con un'altra persona, che non ha riconosciuto. Poi abbiamo sentito un vetro colpire la porta dal cortile posteriore. Luciano è uscito e si è trovato davanti il nostro vicino con un coltello in mano".

L'aggressione - Saiu avrebbe aggredito Petza colpendolo col coltello, "nonostante Luciano gli avesse gridato più volte di non farlo. Si sono buttati per terra. Ho provato a dividerli, ma non ci sono riuscita. Sembrava una belva. Ho chiamato i carabinieri. Nel frattempo sono entrati alcuni vicini e hanno immobilizzato l'aggressore", ha aggiunto Coni.

Ferito - Nella colluttazione Luciano Petza è stato accoltellato più volte. "Ha riportato una brutta ferita alla mano sinistra. Ieri è stato operato a San Gavino per i tendini tagliati. Ci hanno detto che l'intervento è andato bene. Ancora, una ferita sul viso, sotto l'orecchio, che per pochi centimetri non ha raggiunto la giugulare. Luciano poteva morire - ha confessato la moglie - secondo mio marito ci voleva togliere di mezzo per poi rubare in casa. Ho ripensato alla storia dei due coniugi uccisi nella penisola, sempre per una rapina. Sarebbe potuto succedere anche a noi".

L'arresto - I carabinieri della compagnia di Mogoro, guidati dalla capitana Nadia Giovale, sono arrivati subito a Masullas e hanno lavorato tutta la notte per raccogliere testimonianze. Ieri l'arresto di Saiu, accompagnato nel carcere di Massama. Il cinquantunenne dovrà rispondere dell'accusa di rapina, lesioni personali e danneggiamento. Prima di entrare nella casa dei coniugi Petza avrebbe anche provocato danni a diverse auto parcheggiate in strada.

© Riproduzione riservata