Restano dietro le sbarre i presunti responsabili dell'omicidio di Badir Zeneb, la 34enne di origine marocchina massacrata di botte ad Arzachena lo scorso 23 luglio.

Il tribunale del Riesame di Sassari ha infatti respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Hassissou Jalal ed El Kherad Soufyane, di 40 e 36 anni, connazionali della vittima, arrestati dai carabinieri dopo il brutale pestaggio.

Come già il giudice di Tempio, anche il giudice sassarese ha infatti confermato le risultanze delle prime indagini coordinate dal pm Gregorio Capasso e condotte dai militari della Sezione operativa del Reparto territoriale di Olbia e della stazione di Arzachena.

Erano stati proprio i due indiziati a chiamare i soccorsi, dopo il massacro, avvenuto in un'abitazione nel territorio di Arzachena.

"È caduta", avevano raccontato, prima agli operatori del 118 e poi ai medici del pronto soccorso.

Ma la 34enne presentava tante e tali ferite che il loro racconto era parso subito sospetto.

E così, dopo la morte della donna, per il 40enne e il 36enne erano scattate, inevitabili, le manette.

(Unioneonline/l.f.)

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