Vasta operazione in Sicilia contro la mafia: 12 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e favoreggiamento, oltre a fittizia intestazione di beni, sono state arrestate.

Le famiglie coinvolte, con a capo Salvatore Crimi e Michele Guacciardi, della zona di Vita e Salemi, sono ritenute possibili fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro.

In manette è finito anche Vito Nicastri, noto imprenditore e considerato il "re dell'eolico": solo qualche anno fa il Financial Times lo aveva definito proprio "il signore del vento".

Il suo nome compariva in un'inchiesta arrivata anche in Sardegna: nel 2009 era stato arrestato dopo il sequestro del parco eolico di Ploaghe, nel Sassarese.

Attraverso professionisti nell'ambito delle consulenze agricole e immobiliari, gli arrestati sono riusciti a realizzare notevoli investimenti per la produzione di legname e attività di ristorazione, grazie a società riconducibili all'organizzazione mafiosa ma fittiziamente intestate a terze persone.

Le indagini hanno permesso di accertare come parte del ricavato derivante da queste azioni sia stata destinata al mantenimento della latitanza di Messina Denaro.

Sotto sequestro sono finiti tre complessi aziendali e vari mezzi d'opera.

Nelle operazioni sono stati impiegati oltre 100 carabinieri e personale della Direzione investigativa antimafia.

(Unioneonline/s.s.)
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