A gennaio l'acquisizione delle documentazioni. Oggi perquisizioni vere e proprie. I finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Cagliari e di Sassari si sono presentati nelle sedi di alcune cooperative ovicaprine nel Sassarese e nell'Oristanese portando via faldoni relativi all'inchiesta su una presunta truffa da quattro milioni.

Controlli anche nella sede regionale dell'Argea.

L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Cagliari, riguarda il bando della legge regionale sulla diversificazione produttiva (per ridurre le quantità di latte di pecora destinato alla produzione di pecorino romano Dop): proprio gli allevatori soci delle cooperative finite nel mirino della Guardia di finanza - che indaga per una presunta truffa per conseguire erogazioni pubbliche - si sono aggiudicati gran parte degli aiuti regionali.

Un contributo da quattromila euro per ogni allevatore per un totale di oltre 4 milioni di sovvenzioni.

Il sospetto degli investigatori delle Fiamme gialle è che alcune cooperative siano nate solo ed esclusivamente per ottenere gli aiuti pubblici.

Il tutto grazie alla regia di alcune delle più importanti industrie casearie sarde e quindi direttamente interessate alla produzione di latte per la sua trasformazione. Ora, con le perquisizioni, ci sono i primi iscritti sul registro degli indagati.
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