È stato ritrovato nella notte anche il secondo dei due cacciatori domusnovesi smarritisi ieri dopo una battuta di caccia al cinghiale nelle alture del paese.

Intorno alle 22.45 i soccorritori sono riusciti ad individuare S.C., 77 anni, di cui già in precedenza sentivano i richiami ma non riuscivano a determinarne la posizione.

L'uomo è stato recuperato in una zona impervia e avvolta dalla foschia a metà strada tra i siti di Tinì e Sa Duchessa.

In ottime condizioni malgrado le rigide temperature, è subito rientrato a casa dopo gli accertamenti sul suo stato di salute eseguiti in loco dall'Avad, il servizio di 118 locale.

"Non era preoccupato tanto per sé quanto per la reazione della moglie che era in pensiero: non voleva nemmeno sdraiarsi in ambulanza" riferisce Giampaolo Uccheddu, presidente dell'Adavd, l'associazione di protezione civile che ha operato nelle ricerche insieme a vigili del fuoco, carabinieri, corpo forestale e a tantissimi cacciatori in ansia per il collega disperso.

Oltre alle tante forze in campo è stato determinante il comportamento dell'uomo che, sia col cellulare che con richiami vocali, è riuscito ad indirizzare i soccorsi verso di sé.

L'intervento si è concluso ben oltre la mezzanotte.

In precedenza, alle 21, il figlio dell'uomo, anch'egli smarritosi, era riuscito a ritrovare il sentiero e incontrare i soccorritori. Padre e figlio cercavano alcuni cani che si erano allontanati dopo una battuta di caccia al cinghiale.

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