Svolta allarmante nell'inchiesta della Procura di Tempio sulla discarica di Spiritu Santu.

Le analisi dell’acqua prelevata intorno al sito (nella frazione olbiese di Murta Maria) dicono che le falde sono inquinate.

Ci sarebbero concentrazioni fuori norma di metalli pesanti, come cadmio, piombo e ferro. I prelievi, ordinati dal pm Roberta Guido, sono stati fatti a monte e a valle del sito, sia nei settori di competenza comunale, che in quelli del Cipnes, il Consorzio industriale del Nord Est.

La circostanza che sta emergendo riguarda, in sostanza, la contaminazione delle falde acquifere in una zona a ridosso di un’area abitata e dell’aperta campagna, a pochi passi da siti dove operano aziende agricole. La polizia giudiziaria ha acquisito documenti anche di recente, ma dalla Procura non trapela alcuna informazione sulle prossime attività collegate all’indagine, aperta su Cipnes, Comune di Olbia e Regione.

A quanto pare, l’ultimo ampliamento (per oltre 300mila metri cubi di rifiuti) sarebbe stato autorizzato nonostante il parere negativo di alcuni organismi, come l’Arpas. La discarica consortile di Murta Maria è arrivata a quota un milione e 700mila metri cubi e serve 18 comuni della zona, a partire da Olbia.
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