"Cara Unione,

la notizia della vaccinazione per i dipendenti regionali che prestano la loro attività presso l'assessorato alla Sanità, deve essere subito oggetto d'indagine da parte delle Autorità competenti. Non è accettabile che si possano avere dubbi sulla trasparenza dei percorsi vaccinali mentre migliaia di persone che garantiscono servizi alla cittadinanza, persone con patologie con le relative complicanze e persone anziane, ancora non vengono vaccinate.

Il vaccino deve essere un diritto uguale per tutti e per tutte. Questo l'Usb lo ha rivendicato a livello nazionale in data 11 marzo ma è una lotta che continuiamo a portare avanti senza sosta. Non consentiremo mai che si possa mettere in discussione un diritto inalienabile come il diritto alla salute e alle cure. Continueremo a rivendicare il ritorno a una Sanità nazionale, pubblica e universale.

Basta con la retorica degli eroi, mentre gli ospedali vivono ancora una drammaticità organizzativa, si demanda anche a loro l'onere della vaccinazione con tutti i relativi adempimenti burocratici, non si comprendono però i metodi organizzativi e come verranno quantificate le somme che verranno date agli operatori coinvolti considerato che non si conoscono quali sono le risorse economiche integrative che la Regione mette a disposizione per poter adempiere a questa incombenza.

Rimangono inoltre ancora nel limbo le famose risorse incentivanti del Decreto Cura Italia, rappresentate in pompa magna dal Presidente della Regione e dall'Assessore alla SANITÀ con la promessa che venivano ridistribuite verso tutti gli operatori che con grande sacrificio e spirito di abnegazione hanno affrontato la fase drammatica della pandemia. Per il momento le promesse fatte a ottobre 2020, ad oggi si sono rivelate uno slogan di propaganda, infatti nessun incentivo è mai arrivato al personale sanitario, tutto rimane in silenzio.

Tutti gli operatori della sanità; medici, infermieri, Oss e tutti gli operatori sanitari, tecnici e amministrativi meritano rispetto e dignità.

Chiediamo immediatamente un cambio di rotta, se cosi non fosse siamo pronti con i lavoratori e le lavoratrici a mettere le tende sotto l'assessorato della Sanità".

Gianfranco Angioni

Responsabile Regionale Usb Pi Sanità-Sardegna

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