"Il mio quotidiano percorso a ostacoli, lungo le strade di Oristano"
Marciapiedi rotti, barriere architettoniche divelte o inesistenti, illuminazione malfunzionante: il racconto di un lettore"Cara Unione,
ogni giorno, per portare una bambina con il passeggino per le strade di Oristano, nel tratto fra l'Inps e l'ospedale, bisogna nell'ordine: stare attenti a non inciampare e cadere nei marciapiedi rotti o nelle barriere architettoniche presenti ovunque; pregare per non farsi investire sulle strisce pedonali (non opportunamente segnalate e rispettate); sperare che il vento non faccia volare i pannelli arrugginiti in testa a qualcuno ed ancora fare i conti con un'illuminazione pubblica insufficiente se non del tutto inesistente.
Non parliamo, poi, della pista ciclabile 'ad intermittenza' e impossibile da percorrere in alcuni tratti.
Potrei continuare e sopratutto documentare che nel resto della città la situazione è la stessa, ma mi limito al piccolo tratto di strada che percorro quotidianamente e dunque conosco meglio di altri.
Il degrado è molto avanzato e ciò che più mi infastidisce è che spesso si decanta Oristano come città più 'green' della Sardegna. Sarà forse per le erbacce?
Grazie dell'attenzione".
A.F. - Oristano
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