"Cara Unione,

la vicenda del Comune di Stintino e della famosa spiaggia della Pelosa con provvedimenti adottati dalla giunta e votati dal Consiglio Comunale relativi a tariffe di ingresso per la spiaggia, parcheggi a pagamento, numero chiuso....etc, motivati con la necessità di salvaguardare un patrimonio naturale di preziosissimo valore, ripropone prepotentemente analoghe esigenze anche nella zona costiera del nostro territorio, caratterizzata troppo spesso da una frequentazione esagerata e anche sproporzionata alla capacità di sopportazione del carico umano.

Altre realtà amministrative di zone costiere a noi contermini, Sarrabus e anche l'Ogliastra hanno adottato negli ultimi anni provvedimenti forti e spesso anche di primo acchito impopolari, raccogliendo però notevole gradimento delle comunità.

Alle amministrazioni comunali compete stabilire e regolamentare, nel rispetto di quelle che sono le normative nazionali e regionali, le modalità di gestione degli arenili, ma anche le modalità di fruizione degli stessi da parte degli utenti.

È innegabile infatti che nei mesi estivi e in maggior misura nei fine settimana la capacità di accoglienza delle spiagge della costa sud orientale e del nostro territorio, in particolare, viene messa a dura prova.

Il problema non è di oggi e comunque va affrontato con urgenza in considerazione dell'approssimarsi della nuova stagione estiva; problema complesso con diverse implicazioni e che chiaramente non può essere disarticolato da un progetto complessivo di gestione e sviluppo del territorio e dunque dal Puc ( Piano Urbanistico), dal Pul (piano di utilizzo dei litorali) e dal Pai (piano di assetto idrogeologico), ma non è più procrastinabile magari ipotizzando anche soluzioni provvisorie e sperimentali per iniziare.

Sia chiaro che non si vuole gravare sull'utenza in generale né penalizzare la stessa, perché tutti hanno diritto di accedere liberamente alle spiagge; a nessuno può essere negato questo sacrosanto diritto, ma tutto ciò deve avvenire nei limiti della capacità di sopportazione del carico umano di queste località dove in alcuni casi, vedasi Genn'e Mari a Torre delle Stelle, mareggiate e venti negli ultimi tempi hanno portato via metri di arenile. A Solanas ugualmente si è registrata ultimamente una frequentazione oltre misura. Questi aspetti mettono a repentaglio l'equilibrio naturale e la capacità ricettiva degli arenili, ma generano anche problemi di sicurezza, di igiene ambientale, di degrado e di distruzione, situazioni queste ultime ripetutamente denunciate da Legambiente che ha espresso allarme per l'eccessivo carico di presenze in determinati siti.

Necessari, dunque, provvedimenti in merito da parte delle autorità competenti per arginare questo sovraffollamento che possono anche passare al vaglio di una valutazione e di un confronto con i nostri concittadini. Servono studi e piani per ipotizzare e riordinare parcheggi a Genn'e mari e Solanas, per ipotizzare un numero massimo di presenze? Parcheggi a pagamento? Esenzioni per i residenti? Quali modalità per l'esercizio del controllo? Gli strumenti attuativi e gli eventuali regolamenti possono e debbono assolutamente disciplinare questi aspetti e le relative criticità, ma non possono ovviamente non tener conto delle attività commerciali e quelle turistico balneari esistenti in questi siti ma anche dei diritti dei residenti contribuenti.

Ovviamente assicurando da subito le dovute attenzioni alle criticità e alle insufficienze ripetutamente denunciate dai residenti nelle comunità distanti del nostro territorio, che meritano ascolto e provvedimenti amministrativi conseguenti".

Massimo Serra

(Gruppo Consiliare Sinnai Presente e Futuro)

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