"Cara Unione,

sono in vacanza nella vostra splendida terra, e non è la prima volta, ma ogni volta mi ritrovo a fare delle riflessioni che secondo me dovrebbero fare i politici che la amministrano.

Sappiamo tutti che il problema più grosso che affligge i sardi è quello economico: mancanza di lavoro, risorse - come il turismo - non sfruttate, collegamenti con la penisola molto cari e spesso carenti. E a proposito di collegamenti non si può non parlare anche di quelli interni: se sono a Olbia e voglio approfittare per visitare Cagliari, che alternative ho? Devo avere per forza l'auto, ma percorrere la 131 come percorrerei per esempio la Milano-Pavia o la Milano-Varese è defatigante, pericoloso, e sembra di attraversare in ben tre ore e oltre un pezzo di deserto.

Posso evitare questo prendendo il treno. A seconda dei giorni e degli orari, il treno impiega da un minimo di tre ore e mezzo fino a 4 e qualcosa. Stiamo parlando di 300 chilometri!

Il treno diretto - ma in realtà fa delle fermate - è dignitoso, c'è l'aria condizionata ed è relativamente pulito. I più esigenti non chiedano la prima classe perché c'è solo la seconda. Dopotutto se sono tanto esigenti possono prendersi l’auto con conducente. Questo penseranno gli amministratori regionali.

Certo devi ricordarti di portare la bottiglietta d’acqua e se ti vien voglia di un caffè, scordatelo fino a destinazione.

Il quadro non è dei peggiori, ma noi turisti ci chiediamo come mai la stupenda Sardegna non offra a chi magari può e vuole spendere (contribuendo quindi a risolvere almeno in parte il problema economico di cui sopra) servizi che rendano davvero appetibile e indimenticabile l'Isola come per esempio favorendo una mobilità interna e da un capo all’altro con mezzi moderni, veloci e adeguati a un turismo medio alto.

Un tempo c'era un collegamento aereo, da Olbia a Cagliari e viceversa: perché oggi non si ripensa anche a questa formula? Magari non tutti i giorni e non a tutte le ore e magari solo da giugno a ottobre, ma una possibile alternativa all'auto e al treno (o alla moto o alla bici o a cavallo) dovrebbe essere data. Ne gioverebbe tutta l'Isola, dalle coste all'interno, e sarebbe davvero un luogo incantevole da conoscere e godere interamente.

Ma una politica intelligente non la si è mai fatta finora, e speriamo sempre che arrivi un assessore illuminato per poterla fare. Perché il treno potrebbe non aspettare più e lasciare per sempre a terra la Terra più bella del mondo".

Alessia Granera - Bergamo

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