Alle ore 23:50 della notta, la sonda Osiris-Rex della Nasa ha toccato l'asteroide Bennu prelevando della polvere per riportarla sulla Terra. Quando Bennu si trovava alla distanza di circa 321 chilometri dalla Terra, la sonda ha calato un braccio robotico della lunghezza di poco più di 3 metri chiamato TAGSAM e ha compiuto un prelievo di campioni. L'operazione non si è svolta sotto il diretto controllo dei tecnici della Nasa, causa il ritardo temporale nei segnali di 17 minuti, dovuti alla distanza di Bennu. Osiris-Rex ha seguito il programma predisposto dagli scienziati, calando il braccio robotico e scendendo verso la superficie dell'asteroide. Rallentata la sua discesa, ha sparato un getto di gas e ha sollevato la polvere di Bennu, che è stata raccolta da uno speciale filtro. Finita la complicata manovra, la navicella robotica si è allontanata dall'asteroide, sigillando i campioni per poterli riportare sulla Terra.

"La manovra di oggi è stata storica", ha detto Lori Glaze, direttore della Divisione Planetary Science presso la sede della Nasa a Washington. "Il fatto che abbiamo toccato in sicurezza e con successo la superficie di Bennu, oltre a tutte le altre pietre miliari che questa missione ha già raggiunto, è una testimonianza che lo spirito di esplorazione permette di continuare a scoprire i segreti del Sistema Solare".

Per sapere quanto materiale è stato prelevato, bisognerà aspettare le verifiche dei tecnici della Nasa. Il ritorno della sonda è previsto per il 24 settembre 2023, quando paracaduterà il materiale nel deserto occidentale dello Utah, dove gli scienziati lo aspetteranno con ansia, per poter studiare questi frammenti che ci aiuteranno a svelare la storia del Sistema Solare.
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