Arbus, Fermassenti, Bittese e Tavolara a braccetto in Eccellenza. Un campionato, quello della stagione 1996-1997, in Promozione che ha regalato ben quattro biglietti per il massimo torneo regionale. E se l'Arbus ha dominato il girone sud, per le altre tre il traguardo è stato tagliato nelle ultimissime giornate.

LA GRANDE CORSA È il 13 aprile 1997 il giorno della festa per l'Arbus allenato da Alberto Basciu. Pareggiando in casa 1-1 con la Fermassenti, Martinez e compagni raggiungono la matematica promozione con quattro giornate d'anticipo. Una cavalcata trionfale. Proprio Martinez, su rigore, firma il gol del pari: è l'apoteosi. "Siamo arrivati a questo obiettivo", sono le parole del presidente Moreno Foxi dopo la conclusione del match, "grazie a diverse componenti. La prima, il mister, che ha guidato i giocatori. Poi la squadra, decisiva nel successo. Il pubblico, meraviglioso nel seguirci sempre. E la società che ha sostenuto in tutte le occasioni e in tutti i modi il gruppo". Per l'Arbus una sfida futura: "Ben figurare in un campionato difficile come quello dell'Eccellenza". I numeri parlano chiaro: venti vittorie su trenta gare, dodici punti di vantaggio sulla seconda, miglior attacco (60 reti, con Boi capocannoniere con 21 centri, Martinez terzo con 16) e difesa meno battuta (22 gol subiti come la Fermassenti). Un'impresa costruita, strano, soprattutto in trasferta con undici successi su 15 match.

ULTIMA GIORNATA Chi ha dovuto aspettare fino all'ultimo turno è stata la Fermassenti. Soltanto nella gara conclusiva, vinta per 2-0 contro l'Assemini, centra la promozione mantenendo a distanza il Mandas (terzo in classifica). La doppietta di Caria regala il successo. Una stagione con alti e bassi: addirittura un passaggio a vuoto durante l'inverno con una vittoria in tre mesi, e un periodo magico nel finale con otto successi di fila. Un passo che ha permesso alla squadra di Giorgio Melis di recuperare ben dodici punti di distacco dalla seconda posizione: quella per il decollo in Eccellenza. "La promozione", è il commento a caldo del presidente Antonio Massenti a L'Unione Sarda, "ci premia tutti indistintamente. È la vittoria di un territorio, di una grande famiglia. Siamo riusciti a raggiungere un sogno pur tra mille difficoltà". Felice anche l'allenatore: "Eravamo tesi ma alla fine abbiamo vinto e centrato un risultato storico". Una squadra cinica, capace di vincere 13 partite ma di perderne appena tre. Senza grandi goleador (il migliore Piroddi, con 8 reti) ma con più giocatori andati a segno. Così il Mandas del bomber Monterastelli (19 gol) si è dovuto accontentare del terzo posto. Appena sotto il gradino del podio l'Azzurra (50 punti) e subito dietro l'Assemini dell'altro capocannoniere (insieme a Boi), Alberti arrivato a quota 21 gol formando una grande coppia d'attacco insieme a Demontis (11 reti).

LO SPAREGGIO Campionato di centro classifica per Pirri e Taloro. Salvezza sofferta per Serrenti, Quartu 2000, La Palma e Guspini. Ancor di più per il San Sperate, salvo grazie alla miglior classifica avulsa rispetto alle altre due terzultime Jerzu e Monserrato. E per decidere chi tra ogliastrini e cagliaritani deve andare a far compagnia alle retrocesse Ferrini Cagliari (penultimo posto) e Tortolì (ultimo) ci si affida allo spareggio. Il 18 maggio 1997 a Muravera piange il Monserrato, sconfitto 2-0 dallo Jerzu capace di andare a segno con Serra dopo appena quaranta secondi e di chiudere la gara con la rete di Corgiolu nel secondo tempo. Diversi ovviamente gli animi. Felice l'allenatore Valerio Usai per la salvezza dello Jerzu "un traguardo meritato"; deluso e dispiaciuto Filippo Locci "soprattutto per i ragazzi che hanno dato tutto".

AL NORD Nel gruppo B sono Bittese e Tavolara, separate di un solo punto, le regine del campionato. Al terzo posto l'Esperia Sorso, staccata alla fine di quattro punti dal Tavolara che conquista la promozione in Eccellenza grazie al pareggio nell'ultima giornata con l'Ozierese raggiungendo la Bittese (del capocannoniere Ruiu, con 18 reti, stesso bottino di Eraldini del Luogosanto) che aveva festeggiato una settimana prima. In coda tonfo amaro per San Teodoro (ultimo), Ardara e soprattutto per una "grande" come la Nuorese precipitata in pochi anni fino alla Prima categoria. Inutile la vittoria nell'ultima giornata: Ittiri e Luogosanto, con i loro successi, condannano la Nuorese a un altro brutto ruzzolone, per una brutta pagina della storia calcistica della società.

I MIGLIORI E nel consueto appuntamento con il sondaggio tra gli allenatori del girone A, per decretare il miglior giocatore, primeggia Simone Mura, centrocampista della Fermassenti. Diciotto anni, grande sorpresa del campionato: nominato praticamente da tutti i mister, così come il secondo in classifica, Daniele Alberti attaccante dell'Assemini. Terzo - ma staccato - Boi dell'Arbus.

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