Sindaco Palo Truzzu, lungo il tracciato dell’attuale Statale 554 sorgerà una linea ferroviaria per il tram di superficie. È vero?

«È una possibilità concreta che credo incontrerebbe anche il favore di chi oggi deve realizzare il lavoro di messa in sicurezza integrato della strada».

Come?

«Il tratto che va dagli ospedali verso Quartu diventerebbe un tratto urbano con la conseguente cessione di competenze alla Città metropolitana o ai Comuni sui quali transita il percorso, costruendo a bordo strada un collegamento su rotaia da Margine Rosso sino all’aeroporto che permetterebbe di collegare i due capolinea in soli 15’ con poche fermate e la contestuale costruzione dei parcheggi di scambio. Il tragitto opposto, dagli ospedali al collegamento con la Statale 195, resterà com’è ma riqualificato».

Il sindaco metropolitano Paolo Truzzu (archivio)
Il sindaco metropolitano Paolo Truzzu (archivio)
Il sindaco metropolitano Paolo Truzzu (archivio)

Il primo cittadino di Cagliari, nonché sindaco metropolitano, ha ben presenti i problemi attuali di una quattro corsie del tutto insufficiente a sopportare gli attuali volumi di traffico e assolutamente inadeguata allo scopo: collegare i vari centri abitati (Quartu-Quartucciu-Selargius-Monserrato-Cagliari) in tempi brevi e con un’andatura costante (onda verde a 80 chilometri orari di velocità media: chi la percorre giornalmente sa che si tratta nel 90 per cento dei casi di una mera utopia). Basta un banale tamponamento per bloccare la circolazione su un’arteria priva per la gran parte di corsie di emergenza, dove sono più gli impianti semaforici degli svincoli in entrata e uscita, lungo la quale si ripetono gli incroci a raso e dove per diversi chilometri manca anche lo spartitraffico centrale: pericolo enorme.

Un veicolo finito sullo spartitraffico della 554 (archivio)
Un veicolo finito sullo spartitraffico della 554 (archivio)
Un veicolo finito sullo spartitraffico della 554 (archivio)

Così, dopo le proposte e i suggerimenti dei sindaci Tomaso Locci di Monserrato, Gigi Concu di Selargius e Pietro Pisu di Quartucciu (realizzare un nuovo anello, più largo, dove far transitare le auto dirette fuori città e rendere quello attuale urbano, oppure allungare la 554bis dall’attuale Orientale Sarda alla Statale 131 e all’aeroporto), ecco la novità svelata di recente dal primo cittadino Graziano Milia di Quartu: c’è l’idea di collegare la sua città con il capoluogo, passando dall’Hinterland, tramite la metropolitana leggera. Progetto confermato ora da Truzzu.

Quali sarebbero i tempi per vedere l’opera realizzata?

«Non è un progetto che richiede due mesi. La prospettiva è di dieci anni, certo prima si comincia prima si finisce. Noi abbiamo presentato il piano di mobilità sostenibile, le basi per fare questo ragionamento con Regione ed altri enti locali. L’Anas dice di essere pronta e ci sono anche le risorse. Però la strada è in mano al presidente».

Cioè il governatore Christian Solinas, commissario con le competenze sulla 554. Ne avete parlato?

«La Regione non ha interloquito con gli amministratori locali e non sappiamo quali programmi abbia. Ma se c’è la volontà politica da parte di chiunque abbia un ruolo in questa vicenda, e il Comune ce l’ha, si può fare».

E i fondi? Si parla di opere costose.

«Le risorse ci sono, e se non bastano se ne trovano altre. Si deve accelerare».

Anche usando i soldi del Pnrr?

«Anche. Sulla mobilità ci sono risorse importantissime. Si sta facendo una cosa simile nella zona di Olbia per un collegamento verso le spiagge, un contesto neanche paragonabile ai numeri di Cagliari».

Uno dei tanti semafori lungo la Statale 554 (archivio)
Uno dei tanti semafori lungo la Statale 554 (archivio)
Uno dei tanti semafori lungo la Statale 554 (archivio)

Tuttavia di 554, e della sua inadeguatezza, si discute da anni. Il maxi progetto multi milionario che prevede l’eliminazione dei semafori, la realizzazione di svincoli e rotatorie e la costruzione di strade complanari è vecchio di oltre un decennio. Ed è sparito dai radar. Perché in questo caso è ottimista?

«Il problema di fondo è che per anni l’Anas e i Comuni hanno avuto una visione differente sul futuro della strada, perché le amministrazioni cittadine volevano un tratto a carattere più urbano che statale nel tratto tra gli ospedali e Quartu, con una sua complessiva messa in sicurezza, e si sono accumulati molti ritardi. Oggi invece è tutto fermo perché l’opera è commissariata e nessuno di noi ha informazioni».

Quindi anche stavolta si rischia di non vedere alcun risultato.

«No, perché per questi progetti le risorse si trovano in quanto entrano proprio nella logica del Pnrr: la capacità di trasformare il contesto della città metropolitana con un servizio utile a 400mila persone. Come prospettiva la 554 ha un’importanza fondamentale non solo per i Comuni limitrofi ma anche per Cagliari, perché una strada efficiente e sicura libererebbe il capoluogo e le vie di accesso da un volume di auto non indifferente. Dagli studi sulla mobilità urbana abbiamo rilevato che circa il 30 per cento dei veicoli che entra in via Roma deve solo attraversare la città e andare altrove, mentre sarebbe più utile che passasse sulla 554. Ecco perché fare i lavori ha un senso, partendo dagli accordi già siglati. Bisogna solo implementare il progetto, oggi fermo».

Lo illustri.

«La prospettiva, come spiegavo, è ragionare sulla creazione di un anello di collegamento utile a chi deve arrivare nei centri dell’area metropolitana, che veda integrati più mezzi di trasporto e serva tutti i Comuni. Il tracciato andrebbe diviso in due: un lato, dagli ospedali a Quartu, sarebbe urbano e gestito dai Comuni, con le rotatorie e senza semafori e incroci a raso; l’altro versante, dagli ospedali alla Statale 195, lungo il quale mancano agglomerati urbani, resterebbe con l’attuale conformazione, pur riqualificato, e sotto la gestione dell’Anas. Allo stesso tempo si realizzerebbero parcheggi di scambio destinati a chi arriva da fuori città, lungo la 554 ci sono spazi abbondanti sui quali costruirli, e si integrerebbe la strada con una nuova linea ferroviaria. Sarebbe un’opera strategica».

L'attuale tratto quartese della Statale 554 (archivio)
L'attuale tratto quartese della Statale 554 (archivio)
L'attuale tratto quartese della Statale 554 (archivio)
Come sarà il tratto urbano quartese della 554 (archivio)
Come sarà il tratto urbano quartese della 554 (archivio)
Come sarà il tratto urbano quartese della 554 (archivio)

Perché?

«Mettere mezzi di trasporto su rotaia a fianco a quelli su gomma creando un sistema sinergico di connessioni tra mezzi pubblici, auto private e infrastrutture, aggiungendo magari un canale ciclo pedonale, è una logica vincente oltre che un intervento innovativo. Le persone si sposterebbero in modo semplice ed economico decongestionando le città. La 554 sarebbe alleggerita di circa 30/40mila persone e dunque più sicura e percorribile, con una conseguente diminuzione dell’inquinamento. Chi come noi sindaci vive questi problemi ogni giorno ha ben chiara la situazione. A Cagliari, che ha 150mila abitanti, entrano ogni giorno 156mila auto».

 Resta il problema vero: ai proclami, che non mancano mai, raramente seguono risultati concreti.

«Comuni e Anas sono pronti, l’intervento cambierebbe il volto della 554. Resta da mettere assieme la politica».

La Regione e il presidente.

«Non sappiamo ancora che programmi abbiano».

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