Stilare un elenco è rischioso: dimenticarsene qualcuno è davvero molto facile e farebbe scatenare le diverse fazioni di tifosi. Perché i gelati confezionati, durante le estati sarde negli anni Ottanta e Novanta, erano tantissimi, amatissimi e a prezzi accessibili a chiunque. Alcuni sono diventati immortali, altri sono stati schiacciati da logiche di mercato. Ma certamente hanno occupato, e forse lo occupano ancora, un posticino nel palato di chi oggi ha tra i 40 e 50 anni. Perché bastava avere una manciata di monete (ovviamente in lire italiane) per soddisfare i gusti più difficili e poter così trovare un po' di freschezza nelle roventi spiagge di tutta l'Isola. Prodotti venduti in quantità industriale, con tanto di spot pubblicitari e testimonial speciali: da Patty Pravo a Fabrizio Frizzi, da Ilary Blasi a Stefano Accorsi e Cristiana Capotondi. La lista - con inevitabili lacune - non segue alcun ordine. Scorrendo video di pubblicità, foto dei cari e vecchi cartelloni con foto, nomi e prezzi delle varie marche di gelati (Eldorado poi diventata Algida, Motta e ancora Toseroni e Sammontana su tutte), si fa un salto nel passato. Ecco così il Twister: panna e cioccolato (prezzo di listino nel 1989, 600 lire) entravano a far parte della canzone che accompagnava le immagini pubblicitarie fatte di ragazzi e spiagge. "Twister, c'è tutto un mondo che gira intorno a noi. Twister, il gusto giusto che gira più che mai". Qualcuno potrà obiettare che il gelato c'è anche oggi. Ma per i puristi, le differenze sono troppe anche per un solo confronto.

Non si trova più è il Piedone. Altro prodotto Eldorado, a forma di piede in diverse versioni: fragola, fragola e vaniglia con l'alluce ricoperto di cioccolato, oppure tutta panna con la punta in cioccolato al latte. Prezzo? Negli anni Ottanta si dovevano sborsare 250 lire. Sparito anche il Ditone, ghiacciolo a più gusti ovviamente a forma di mano. E come dimenticare il gelato a forma di occhi? Doctor Strabik: palpebre al cioccolato, il resto degli occhi - strabici - tra fragola e panna, e le due pupille tonde in realtà gomme da masticare. Il tutto con un bastoncino in legno che si divideva in due per tenere i due occhi. E una volta finito tutto, si poteva trasformare in una fionda. Un'altra creazione Eldorado in competizione con il prodotto della Motta: la Pantera Rosa, panna e fragola (la novità al cioccolato è arrivata successivamente) con la forma del celebre cartone animato, con gli occhi in gomma da masticare. Insomma una sfida a distanza Eldorado-Motta. E per la serie delle gomme da masticare, esisteva anche il Bubble o'Bill: simpatico volto a più gusti con il naso rosa in chewingum. E come dimenticare il fresco dei ghiaccioli. Come il Dalek (quello che ti lasciava la lingua scura), il Lemonissimo (che resiste ancora insieme al Fior di fragola), il Magic Cola e l'Arcobaleno. Quando per comprarli si dovevano strappare ai genitori, o più spesso ai nonni complici, 100 lire. Ma c'era chi preferiva anche le forme che riproducevano personaggi di fantasia famosi come Topolino e Pippo (oppure Gatto Silvestro, prodotto da Alemagna), oppure oggetti come il matitone. Volendo tornare indietro con la memoria e i ricordi, arrivando anche negli anni Settanta, come non ricordare il Piper (o Paiper), lanciato da Patty Pravo. Il gelato era sistemato in un cilindro di plastica con un bastoncino che lo faceva salire per poter essere gustato. Altro ricordo per molti: la Pipa (qualcosa si trova in circolazione anche oggi) in plastica a forma di faccia sorridente con all'interno il gelato da aspirare attraverso il suo beccuccio. Accanto agli scomparsi e ai rivisitati ci sono gli intramontabili (a volte con piccole pause nella produzione). Gelati in grado di resistere, oramai da più di trent'anni, a ogni logica. Certo, il look in alcuni casi è stato rivisitato. Ma il contenuto è sempre lo stesso. Come il Cornetto Algida (che negli anni Settanta si poteva acquistare con 100 lire), il Cucciolone (ancora oggi richiesto e apprezzato dai più piccoli anche per i fumetti riportati sui due biscotti che incastrano il gelato ai gusti panna, cioccolato e zabaione), la Coppa Rica all'amarena, la Coppa del nonno (nato addirittura nel 1955), il Calippo e il Cremino (con i tanti sosia come Pinguino e Mottarello). Ancora oggi i gelati confezionati attirano tutti soprattutto d'estate. Le scelte non mancano certamente, ma ascoltando nomi di prodotti scomparsi od oramai di nicchia, è facile diventare nostalgici.
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