È stato tra i primi circoli di provincia a investire in un campo da tennis coperto. E sempre con una visione rivolta verso il futuro, il Ct Decimomannu ha realizzato in piena pandemia uno dei primi campi da padel sorti in Sardegna un circolo di tennis. Adesso, accanto ai tre campi in cemento, è stato realizzato il primo campo da tennis in terra battuta sintetica nell’Isola.

L'ingresso del Ct Decimomannu (foto Paolo Carta)
L'ingresso del Ct Decimomannu (foto Paolo Carta)
L'ingresso del Ct Decimomannu (foto Paolo Carta)

Scelte non fini a se stesse ma funzionali a un ben preciso progetto voluto dal presidente Marcello Melis: «Investire nei giovani, nel settore agonistico. Occorre che i giovani conoscano sia il cemento sia la terra». E accanto alle strutture ci sono le persone, uno staff tecnico che sino a qualche tempo era impensabile in un circolo di periferia: un tecnico nazionale, Luca Lecis, che insieme a Carlo Armosini segue l’agonistica, Alessio Di Martino responsabile della scuola tennis, Michele Solinas preparatore atletico.

Marcello Melis 46 anni presidente del Circolo tennis Decimomannu (foto Paolo Carta)
Marcello Melis 46 anni presidente del Circolo tennis Decimomannu (foto Paolo Carta)
Marcello Melis 46 anni presidente del Circolo tennis Decimomannu (foto Paolo Carta)

Forse il segreto di questa scommessa è la passione del presidente: Marcello Melis ha 46 anni, lavora nel marketing sportivo e nelle sponsorizzazioni e da qualche tempo, folgorato sulla via delle racchette di legno, è anche istruttore di padel. «Il nostro progetto è incentrato sullo sport e sui giovani. Vorremmo che i nostri bambini oggi iscritti alla scuola tennis facciano con noi tutto un percorso che li porterà a giocare nelle squadre under 14, 16 e 18, magari nella serie C, senza mai lasciare questo sport diventando poi soci, continuando a frequentare il Ct Decimomannu sino a portare tra vent’anni da noi i loro figli. Un circolo come una famiglia, pensata proprio in funzione dei più giovani. Per aiutarli a crescere, a migliorare».

L’alta specializzazione nel settore agonistico prima era prerogativa solo di alcuni circoli. Nel Sud Sardegna, a parte il Tennis club Cagliari, veramente pochi: il Quattro Mori di Carlo Porqueddu nel lungomare di Quartu, in passato il Circolo militare ai tempi dell’indimenticabile maestro Angelo Murtas, anche il Tc Su Planu di Maurizio Spiga e Valentina D’Arace, e qualche illuminata gestione del Margine Rosso. Poi tante scuole tennis, anche di buon livello, ma nessuna con una autentica visione in prospettiva.

Luca Lecis (a sinistra) e Carlo Armosini con una loro allieva
Luca Lecis (a sinistra) e Carlo Armosini con una loro allieva
Luca Lecis (a sinistra) e Carlo Armosini con una loro allieva

La scelta del Ct Decimomannu sta pagando: alla corte di Luca Lecis stanno arrivando giovani promesse da mezza Sardegna: Macomer, Capoterra, Cagliari, Carbonia, Villacidro, Guspini, San Gavino. Praticamente di Decimomannu sono i trenta bambini della scuola tennis, altrettanti chi studia da campioncino e ha scelto Decimomannu per il livello dello staff tecnico.

Luca Lecis è uno che conosce bene la provincia essendo nato e cresciuto tennisticamente tra Samassi e Serramanna prima di spiccare il volo arrivando al massimo livello di specializzazione secondo l’organizzazione della scuola nazionale maestri di tennis: «La nostra Accademia cerca di rispondere a un’esigenza: quella dei ragazzi che vogliono tentare di diventare giocatori di livello nazionale o internazionale. Così abbiamo pensato di diversificare il lavoro tra la scuola tennis e il settore agonistico. Lavoriamo sui ragazzi che vogliono provarci. Abbiamo un metodo di lavoro condiviso con gli altri tecnici, siamo convinti che il lavoro alla fine paghi. Non solo quello sul campo: curiamo molto anche l’aspetto della preparazione fisica, dell’approccio mentale all’agonismo, dell’alimentazione e cerchiamo di seguire il più possibile nelle trasferte i nostri ragazzi di punta già impegnati nei tornei giovanili di livello nazionale e internazionale».

Un presidente e un tecnico seri come Marcello Melis e Luca Lecis sono molto restii fare i nomi delle giovani promesse del Ct Decimomannu. Sicuramente però i risultati nei tornei sono sotto gli occhi di tutti e non sono passati inosservati certi giocatori già inseriti in ottima di raduni di promesse nazionali seguiti dalla Federazione.

La squadra femminile del Ct Decimomannu con il tecnico Carlo Armosini (foto concessa da Luca Lecis)
La squadra femminile del Ct Decimomannu con il tecnico Carlo Armosini (foto concessa da Luca Lecis)
La squadra femminile del Ct Decimomannu con il tecnico Carlo Armosini (foto concessa da Luca Lecis)

Futuro roseo quindi, dal punto di vista sportivo. Un po’ meno sotto l’aspetto della struttura: il Ct Decimomannu si trova in una posizione ottimale nel cuore del paese, è l’unica struttura sportiva pubblica realizzata dal Comune affidata in gestione a una società sportiva. Il problema sono gli spazi: stanno diventando troppo stretti per le ambizioni del circolo. «Stiamo cercando - spiega il presidente Melis – di aprire un dialogo con il Comune. Per noi l’ideale sarebbe avere a disposizione un altro spazio nel territorio comunale dove realizzare i campi di allenamento per gli agonisti, in modo da lasciare spazio anche agli adulti, al padel, alla scuola tennis, allo svolgimento dei tornei. Per adesso sono discorsi soltanto accennati con l’amministrazione municipale che a mio avviso dovrebbe premiare società virtuose come la nostra. Noi chiediamo opportunità e spazi, non contributi a pioggia».

Gli impianti del Ct Decimomannu: in primo piano il campo da padel, poi il nuovo campo in terra e sullo sfondo il pallone pressostatico che ospita il campo indoor (foto Paolo Carta)
Gli impianti del Ct Decimomannu: in primo piano il campo da padel, poi il nuovo campo in terra e sullo sfondo il pallone pressostatico che ospita il campo indoor (foto Paolo Carta)
Gli impianti del Ct Decimomannu: in primo piano il campo da padel, poi il nuovo campo in terra e sullo sfondo il pallone pressostatico che ospita il campo indoor (foto Paolo Carta)

Luca Lecis annuisce e spiega il progetto tecnico: «Oggi nei circoli si cerca di fare tutto: avviamento con i piccoli, scuola tennis, agonistica, scuola per adulti, i tornei per i ragazzini più bravi e lo Junior program per quelli meno dotati ma che magari matureranno più tardi, campionati a squadra, dai giovani sino ai veterani. Legittimo, sacrosanto in un’ottica di impegno nel tennis e nel padel a 360 gradi. Noi stiamo cercando di puntare più sulla qualità per il futuro: oggi anche noi cerchiamo di seguire tutto, tra breve magari sarà più opportuno dedicarci ancora di più sul progetto agonistico e a quel punto la disponibilità di altri spazi, campi, spogliatoi e club house, sarà una necessità. Noi ci crediamo: nello sport, nel tennis, nel voler dare ai giovani l’opportunità di crescere, di diventare professionisti.

Paolo Carta

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