Selargius ai playoff (chiusi al secondo posto nel suo gironcino), Castelsardo e Santa Teresa a centro classifica, Atletico Sirio salvo miracolosamente all'ultima giornata e Calangianus retrocesso in Eccellenza. Sono i verdetti della stagione 1997-1998 nel campionato nazionale dilettanti nel girone B quello che ha visto le cinque squadre sarde ai nastri di partenza. Un'annata da applausi anche per l'attaccante Udassi: la punta del Castelsardo chiude al primo posto nella classifica marcatori con 18 sigilli.

SELARGIUS, COLPI DI SCENA NEL FINALE Il 3 maggio 1998 il Selargius vince 2-1 (reti di Canosa e Locci) contro la Trevigliese e raggiunge i playoff che serviranno a stabilire la graduatoria per eventuali ripescaggi in serie C2. Una giornata che dovrebbe essere di festa per i campidanesi. Invece. Nel dopo gara l'allenatore Giampaolo Zaccheddu sbotta: "Siamo contenti per aver centrato l'obiettivo ma mi sembra che la società non sia del nostro stesso umore. La mia riconferma? Per ora nessuna proposta". Immediata la replica del presidente Antonello Carta: "Se il tecnico ha dei dubbi lo dica subito. Siamo pronti a cambiare subito e iniziare un nuovo ciclo". E così accade.

In settimana Zaccheddu saluta: "Non guiderò la squadra nei playoff". Carta prova a non polemizzare: "Se ne va per sua scelta. Lo ringraziamo per il suo impegno. Il Selargius è affidato all'allenatore della juniores, Camillo Vacca". È con lui in panchina la squadra affronta la lunga coda di campionato conclusa il 28 giugno. Il salto in C2 non c'è. Ma i selargini, con il secondo posto nel proprio gironcino, raggiungono il decimo piazzamento tra le 48 squadre che hanno affrontato i playoff. Un bel traguardo così come i dieci gol di Ruggeri e gli 8 di Atzei. "Abbiamo affrontato questa fase con grande determinazione", sono le parole di Camillo Vacca. Che dopo quattro anni al Selargius (con quattro successi nel campionato regionale juniores e il titolo di vice campione d'Italia nel 1996 dopo aver perso la finalissima ai calci di rigore) saluta per approdare al Cagliari Calcio, come allenatore della formazione degli allievi regionali.

SALVEZZA ALL'ULTIMO Soffre fino all'ultimo minuto l'Atletico Sirio di Beppe Martinez. Perché la salvezza, miracolosa, arriva nella sfida salvezza contro il Pavia, per di più in trasferta. Serve una vittoria. Non ci sono alternative. E i cagliaritani riescono nell'impresa. Decidono il match (1-2) Alberti e Mereu. E nel finale il Pavia perde la testa: tre espulsi e arbitro assediato. L'Atletico si gode la festa e il ritorno in Sardegna con una salvezza su cui non si faceva quasi più affidamento. "Ringrazio tutti i ragazzi e Beppe Martinez che ha accettato di guidare la squadra svolgendo il ruolo di giocatore e allenatore", è il commento del presidente Tonino Orrù. "Abbiamo compiuto una vera e propria impresa", sottolinea un felicissimo Martinez. "La squadra ha mostrato una grande maturità. La salvezza è un premio di tutta una stagione". Felice anche l'attaccante Daniele Alberti, decisivo con la sua rete nello scontro diretto. "Una salvezza sofferta ma alla fine meritata".

IL TONFO In casa Calangianus è la stagione della grande delusione con la retrocessione in Eccellenza. Il successo per 2-0 nell'ultima giornata serve solo a far crescere i rimpianti: con un punto in più sarebbe stato spareggio con l'Atletico Sirio. Tutto inutile fare calcoli: la matematica non lascia scampo alla squadra di Enrico Favilli. "Queste ultime due gare sono le più brutte della mia carriera", evidenzia l'allenatore. "Con la sconfitta di Monza è arrivata la retrocessione matematica. Con la vittoria all'ultima giornata contro il Fanfulla resta un sapore amaro perché con appena un punto in più avremmo potuto disputare lo spareggio per restare ancora nel campionato nazionale dilettanti". Tra i giocatori in evidenza, certamente l'attaccante Manunta con le sue 9 reti.

STAGIONE TRANQUILLA Campionato di metà classifica per le altre due squadre sarde, il Santa Teresa e il Castelsardo trascinati rispettivamente dalle reti di Ciarolu (16) e Udassi, capocannoniere del girone con 18 centri insieme a Zagati del Cantalupo. Ma il Castelsardo ha dovuto disputare un girone di ritorno strepitoso per raggiungere il nono posto finale. Dopo un'andata disastrosa, il lavoro dell'allenatore Bernardo Mereu ha dato i suoi frutti: così nel ritorno per punti conquistati il Castelsardo ha chiuso dietro soltanto alla capolista Borgosesia. "Siamo arrivati in fondo", sottolinea il tecnico tracciando un bilancio della stazione. "Sono orgoglioso della squadra che anche nei momenti più difficili è sempre riuscita a reagire uscendo a testa alta da tutti i campi. Il merito di questo risultato è anche del pubblico e dei dirigenti che con sacrificio e sforzi finanziari mi hanno consentito di trovare l'ambiente giusto per svolgere seriamente il mio compito". Nota di merito anche per un singolo: centrare il titolo di capocannoniere di un girone del Campionato nazionale dilettanti non è mai facile, e Udassi ci è riuscito con 18 gol. Traguardo raggiunto anche dal Santa Teresa: salvezza senza grandi patemi per la squadra di Ernesto Truddaiu.
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