Una ricerca commissionata alla Doxa dall’Accademia italiana della cucina certifica che il dieci per cento degli italiani impara a stare ai fornelli grazie al web. Se ci si limita ai giovani la percentuale sale a quota 25. I maestri prediletti sono cuochi che spopolano (con decine se non centinaia di migliaia di follower) sui social media. Alcuni chef hanno largo seguito grazie all’ironia, altri si affidano alla semplicità. Denominatore comune però non può che essere la bravura.

Autentico fenomeno social è Federico Fusca, toscano di Pistoia, che affida la promozione della sua immagine a un’agenzia (Capital Innova) e ha raggiunto un milione di follower su Instagram. Cominciando dal nulla. “Rimasto senza lavoro e senza un euro in tasca durante il  lockdown – ha scritto su Instagram appena tagliato il traguardo per ringraziare tutti coloro che lo seguono – ho lasciato la mia casa perché non potevo più permettermela. Sono tornato dai miei genitori, l’unico porto sicuro, e dalla cucina di casa mia ho iniziato un altro mestiere, da quel momento è iniziata la mia nuova vita. L’unica cosa che mi dava la forza di ricominciare era il pensiero e la voglia di crescere la mia figlia di un anno ma soprattutto di costruirle un futuro importante fatto di sogni da realizzare. Giorno dopo giorno ho macinato contenuti come un pazzo, rincorrendo obiettivi sempre più grandi. Ho sofferto tanto e pianto abbastanza ma ero convinto di fare la cosa giusta. In tre anni e mezzo con tanta forza di volontà ho cambiato la mia vita ottenendo premi prestigiosi e realizzandomi. Non voglio essere un esempio da seguire ma solo uno stimolo per tutti coloro che ogni giorno combattono per trovare se stessi e la loro dimensione”. 

Gli ingredienti del Fusca? Video travolgenti, ironia, una ricetta al giorno. Il segreto del successo? Essere sempre se stessi. “Amo l'autenticità”, dice lui. “Cerco di comunicare nel miglior modo possibile, con sincerità e naturalezza. Penso che il segreto sia sempre il solito, fare ricette replicabili e semplici, trasmettere empatia e soprattutto non passare come il fenomeno da un milione di follower. Io sono cuoco del popolo, nato dal nulla come il resto del mondo”. Non ha un ristorante per scelta “ma posso anticiparvi – dice - che a breve aprirò un bellissimo loft a Milano, dove terrò corsi e masterclass di cucina e potremo conoscerci meglio”.

Federico Fusca (fioto concessa)
Federico Fusca (fioto concessa)
Federico Fusca (foto concessa)

Le pietanze preferite le ha e se le coccola. “Da buon toscano e amante della carne ho difficoltà a non inserire questo ingrediente nelle miei ricette. Lo stesso vale per il pane e le schiacciate, tipiche del mio territorio. In base alla stagionalità propongo anche ricette di pesce, ma se devo scegliere, i miei piatti preferiti sono sicuramente le carni alla brace e gli arrosti che con il loro sughetto chiamano l'accompagnamento di un bel carboidrato”.

Pietanze che riempiono di orgoglio il Fusca? “Diversi piatti – riconosce – hanno preso tantissimi like e milioni di visualizzazioni sul web. Dovendo analizzare, i cosiddetti piatti della tradizione, vedi la carbonara, la cacio e pepe o l’amatriciana, sono certamente i più cliccati. Hanno riscosso grande successo anche le schiacciate, alcune addirittura più di 6 milioni di visualizzazioni. I piatti più golosi fanno sempre del botto!”

Non è tema all’ordine del giorno, ma se dovesse aprire un ristorante sceglierebbe “il luogo che negli ultimi quattro anni ho più frequentato: Milano. Per il lavoro e per i nuovi amici e conoscenze che ho fatto. Milano come tutte le grandi città offre un bacino considerevole, però un giorno chissà, non escludo l'ipotesi di aprirlo anche nella mia piccola città, Pistoia. Ma per questo c'è tempo, oggi voglio concentrarmi nell’influencer marketing e nel lancio del mio nuovo loft studio cucina a Milano”.

Alessandro Santarelli (foto concessa)
Alessandro Santarelli (foto concessa)
Alessandro Santarelli (foto concessa)

Alessandro Santarelli, romano di Roma (411mila seguaci su Instagram), è tornato nella sua città dopo un’esperienza in Lussemburgo. E sui suoi profili social propone – così chiama le sue pietanze – Cosette facili facili. “In cucina non servono utensili avveniristici, bastano un mestolo e una padella. Per questo mi propongo online attraverso un format che nasce per invogliare le persone a cucinare con semplicità”. Uno dei video più cliccati nei profili di Santarelli è il filetto di orata in crosta di zucchine. Per farlo bastano dieci minuti. Lo chef capitolino è seguitissimo anche su un altro fronte. Perché spiega “come fare facilmente in casa” dolci o snack prodotti a livello industriale. “Mi impegno molto a spiegare bene le cose. Credo che la gente di me apprezzi il fatto che io semplifichi tutto”. Il piatto di cui va più orgoglioso? “La parmigiana di melanzane come la facciamo a Roma”.

Alessandro Fiacco (foto concessa)
Alessandro Fiacco (foto concessa)
Alessandro Fiacco (foto concessa)

Pronto per la stagione (“quest’anno da maggio lavorerò in Abruzzo”), Santarelli per ora non pensa di aprire un ristorante tutto suo (“Troppe spese, il personale da pagare”) e si confronta con i colleghi. Coltiva una bella amicizia (“nata sui social”) con Alessandro Fiacco, chef ciociaro che ha trentasette anni d’età e 22 di contributi. “Eh sì”, conferma lui, “ho iniziato a lavorare quando ero un quindicenne. La cucina della nonna è stata la mia prima palestra”. Cura la scelta degli ingredienti “ma per alcuni il dosaggio va fatto a sentimento”, come ama ripetere in molti video cliccati fino a un milione di volte. “A sentimento? Tutto è cominciato con una carbonara cui suggerivo di aggiungere il formaggio “a sentimento”, ovvero in una quantità che assecondasse i gusti di ciascuno”. Ha iniziato a postare video di cucina per gioco. E man mano ha visto crescere il consenso in modo esponenziale. Fino agli attuali 80 mila follower su Instagram. Tante le recensioni, anche sui quotidiani nazionali. “Adoro sporcarmi le mani”, dice, “e soprattutto penso che la preparazione di un piatto non sia una fiction”. Conferma l’amicizia con Santarelli (“ci sentiamo spesso”), anche lui ama il confronto (“c’è sempre da imparare da chiunque”) e tra i maestri cui ispirarsi ritiene Heinz Beck il top. Fedeltà assoluta e riconoscenza alla famiglia Visocchi proprietaria del Singer Palace hotel. Sono 19 anni che lavoro per loro. Hanno creduto in me”. E visto il successo che Fiacco riscuote anche sul web si può dire che la loro fiducia sia stata ben ripagata.

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