Pioli, Allegri e Sarri: scudettati e disoccupati
Tre allenatori che hanno vinto in tempi abbastanza recenti il Campionato sono attualmente senza panchinaStefano Pioli, Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri: tre allenatori che hanno vinto in tempi abbastanza recenti lo scudetto sono attualmente senza panchina. Chissà se la ritroveranno durante l’anno, addirittura tra qualche settimana, non è dato saperlo, dopo appena tre giornate di campionato è troppo presto per dirlo, anche se alcune squadre – su tutte proprio il Milan che fu di Pioli e la Roma – hanno deluso in questo avvio di stagione.
Pioli avrebbe avuto alcune offerte dall’Arabia ma (per ora) non se n’è fatto niente, Allegri probabilmente è più allettato da una eventuale futura esperienza in una Nazionale, Sarri ha chiuso in maniera burrascosa il suo ultimo rapporto di lavoro, quello con la Lazio del padre padrone Lotito: la situazione attualmente è questa ma si sa, nel calcio la cose possono cambiare anche in breve tempo.
Stando ai rumors, per esempio, la posizione al Milan del nuovo allenatore Paulo Fonseca è tutt’altro che sicura. A parte l’avvio choc (due pareggi e una sconfitta, sei gol presi in tre partite, due ogni 90 minuti), la difficoltà a far recepire ai giocatori – nuovi e vecchi - un diverso sistema di gioco (più possesso palla, atteggiamento più dominante, pressing alto, finora infatti neppure intravisto) sta facendo riflettere la dirigenza rossonera. Fonseca deve ricucire poi il rapporto con Theo Hernandez e Rafa Leao, deludenti sul piano del rendimento (e anche dell’impegno secondo alcuni osservatori) nelle prime due uscite stagioni, poi addirittura esclusi contro la Lazio dalla formazione iniziale salvo poi essere ripescati quando il Milan era sotto 2-1 a Roma (la partita è poi finita 2-2). Ma soprattutto Fonseca è chiamato a ridare al Milan la solidità difensiva perduta, altrimenti il rischio che l’allenatore portoghese non mangi il panettone è molto concreto.
E a questo punto il discorso coinvolge proprio i tre tecnici scudettati oggi fermi ai box. Sui social – e non solo – in tanti hanno fatto il nome di Massimiliano Allegri come possibile sostituto del tecnico portoghese. Sarebbe un clamoroso dietrofront rispetto alle scelte della dirigenza rossonera e in particolare di Ibrahimovic, plenipotenziario rossonero per la parte tecnica: da un tecnico “giochista” come Fonseca al teorico del muso corto, dal fanatico della costruzione dal basso al leader del pragmatismo. In ballo qualcuno in questi giorni ha tirato in ballo anche i rapporti passati non proprio idilliaci tra Ibra e Allegri, che si sono incontrati proprio quando il tecnico livornese era sulla panchina milanista e Ibra era il faro dell’attacco (arrivò uno scudetto e un secondo posto tra le polemiche per il gol – regolare – annullato a Muntari nello scontro diretto con la prima Juve di Antonio Conte).
Ancora più clamoroso sarebbe il ripescaggio in rossonero di Pioli (che comunque è ancora a busta paga con contratto in scadenza a giugno del 2025): Fonseca avrebbe dovuto modificare il rendimento soprattutto difensivo della squadra allenata dal suo predecessore, finora ha fallito completamente e in tanti a questo punto osservano che a quel punto non sarebbe stato poi un delitto tenere Pioli in panchina, malgrado i sei derby persi di fila e l’eliminazione ancora sanguinolenta con la Roma in Europa League.
Il popolo rossonero del web invece – se Fonseca non dovesse riuscire a invertire questa rotta – preferirebbe Sarri sulla panchina del Milan , proprio perché incarna l’esatto opposto di Allegri. Sarri è un giochista che ha vinto anche con la Juventus oltre che con il Chelsea, adatta i suoi principi di gioco alla rosa di calciatori a sua disposizione, non è un estremista del 4-3-3 o del 4-2-3-1, già in passato era stato vicino ai rossoneri quando il presidente Berlusconi preferì evitare di affisare la sua squadra a un tecnico che scende in campo vestito quasi sempre con la tuta e con un mozzicone di sigaretta spenta tra le labbra, di dichiarate simpatie politiche di sinistra. Tutti aspetti che adesso invece non ne pregiudicherebbero l’arrivo al nuovo Milan di Red Bird.
Stefano Pioli, Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri oggi come un anno fa Conte: vincere uno o più scudetti non è garanzia per sedersi in una panchina di Serie A. A questo elenco potrebbe aggiungersi anche Claudio Ranieri. Il campionato (un incredibile campionato) l’ha vinto in Inghilterra con il Leicester, ma anche gli ultimi due anni con il Cagliari (promozione dalla B e salvezza in A) hanno il sapore dell’impresa sportiva storica.