Anziani e pensionati alla riscossa. In un territorio in cui la gran parte della popolazione è costituita da anziani, con tassi di denatalità sempre più alti, la popolazione coi capelli grigi è quanto mai una risorsa. E non solo per la ricchezza e il patrimonio culturale, di conoscenze e tradizioni che tramandano.

Il loro ruolo è stato approfondito dalla Cisl pensionati di Oristano che ha dedicato un’intera giornata, organizzata a Sorradile, per parlare della tematica dello spopolamento delle zone interne e dei maggiori problemi dei piccoli comuni, con un’attenta analisi dei dati del rapporto Crenos 2023.

«La Cisl ha storicamente avuto grande attenzione per le periferie sociali ossia per quelle categorie che nella società hanno una posizione di sofferenza, come ad esempio i pensionati con reddito previdenziale sotto la soglia della povertà, nonché per le periferie territoriali, ossia quei territori come le aree interne dove il disagio sociale e territoriale è più marcato per carenza di servizi – ha detto il segretario provinciale pensionati Cisl, Salvatore Usai - Questo spiega anche la nostra attenzione di oggi, oltre ovviamente all’aspetto principale che è rappresentato dalla rappresentanza che noi abbiamo in queste comunità caratterizzate dallo spopolamento e dalla crisi economica e sociale».

Salvatore Usai, 64 anni (foto archivio Unione Sarda)
Salvatore Usai, 64 anni (foto archivio Unione Sarda)
Salvatore Usai, 64 anni (foto archivio Unione Sarda)

I dati del rapporto Crenos 2023 sono significativi e disegnano un quadro piuttosto allarmante per le zone interne. La Sardegna al 1° gennaio 2023 ha una popolazione di 1.575.028 abitanti con età media di 48,4 anni: 253 anziani ogni 100 giovani. I nati al 1° gennaio sono stati 7.695, a fronte di 20.524 decessi. Tra il 2019 e il 2022 è registrato un calo di 35mila abitanti, con un decremento della popolazione del 2,17%. Per il 2023 le previsioni sono ancora più nere. La Provincia di Oristano registra, nello stesso periodo, un calo di 5mila abitanti, con un valore del 3,19%, il più alto a livello regionale. Degli 87 comuni, 48 sono al di sotto dei 1000 abitanti. Solo Oristano supera i 10mila abitanti, seguita da Terralba sceso sotto la soglia dei 10mila.

Nelle zone interne la situazione è ben peggiore. Il 36% è costituito da ultra sessantenni (1/3), il 13% in età scolare (0/19 anni). Il Comune con il maggior numero di ultra sessantenni è Villa S’Antonio: 333 abitanti, il 51,35% della popolazione. Seguito da Boroneddu, 154 abitanti (50,65%). I comuni con incidenza inferiore sono Arborea al 31% e Palmas Arborea al 28%. Nel decennio 2020 -2030 salirà l’età media del 48,8 %, con gli ultra sessantacinquenni che saliranno dal 27,1 % al 33,5 %, con calo della fascia 0/14 anni dal 62,9% al 58,5%. E non va meglio sul fronte della mortalità: dal 13,9% del 2020 si è passati al 13,1% del 2022, con una proiezione al 2030 del 14,4%. Il tasso migratorio dallo 0,7% del 2020 è passato allo 0,1% nel 2022, mentre è previsto uno 0,8% nel 2030. Infine il tasso di crescita dal 9,9% nel 2020 all’8,4% nel 2022, con una previsione all’8,9% per il 2030.Uffici pubblici e servizi.

«Il ruolo dei pensionati è fondamentale soprattutto nei centri dove la loro incidenza è più alta - ha osservato il segretario provinciale pensionati - Il reddito della comunità è condizionato dalle pensioni, importantissime per la sopravvivenza di questi paesi. Gli anziani si fanno certo carico dei problemi del territorio, ma con il calo degli abitanti cala il peso politico e crescono le difficoltà delle comunità».

Il segretario territoriale della Cisl Alessandro Perdisci ha invece messo in evidenza che le aree interne hanno subito negli anni il progressivo abbandono da parte dei servizi essenziali quali banche, poste, scuole, farmacie, trasporti, pubblica sicurezza, sanità e che ora penalizza le poche persone, soprattutto anziani, che con forza o coraggio resistono. I dati sono eloquenti, come emerso nella giornata di studi promossa a Sorradile dall’Unione sindacale territoriale e dalla Federazione pensionati di Oristano: gli uffici postali aperti di continuo sono 50, gli altri a giorni alterni. Le banche coprono 40 comuni e le caserme dei Carabinieri operative sono 40. Le farmacie sono 71.

Alessandro Perdisci, 54 anni (foto archivio Unione Sarda)
Alessandro Perdisci, 54 anni (foto archivio Unione Sarda)
Alessandro Perdisci, 54 anni (foto archivio Unione Sarda)
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