Olbia continua a crescere insieme ai paesi, ogni dieci anni in media 6500 abitanti in più
Popolazione in aumento anche a Telti, Loiri e Monti oltre che sulla costaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non è più boom demografico, almeno per quanto riguarda le nascite, ma Olbia resta l’unica delle principali città sarde a crescere e si attesta anche per il 2024 tra le prime quaranta in Italia per variazione positiva della popolazione. A trainare è il saldo migratorio, con i trasferimenti in ingresso da altri comuni o dall’estero che superano abbondantemente quelli in uscita confermando l’attrattività della città e del territorio. Così nel 2024 all’anagrafe sono registrati 62998 residenti con un aumento dello 0,21 per cento rispetto all’anno precedente. Nell’elaborazione dell’ufficio di statistica del Comune sui dati Istat, i grafici di una città che cresce in maniera costante da settant’anni. Nel 1951 Olbia aveva appena 14.601 abitanti, 6500 in meno di Alghero. Da allora la crescita che emerge dai dati dei censimenti è stata sempre costante con una media di 6500 abitanti in più ogni dieci anni. L’incremento maggiore, in termini assoluti e percentuali tra il 1981 e il 1991, anni del boom edilizio, con oltre diecimila abitanti in più. Ed è in quel decennio che la città gallurese si consolida come quarto comune sardo.
Ma la tendenza ormai consolidata è quella di una crescita che si allarga ai comuni vicini e – il trend più recente - non solo costieri. Paesi tranquilli e con una buona qualità della vita che hanno come valore aggiunto la vicinanza alla città e la disponibilità di case, merce rara a Olbia, a costi accettabili.
I paesi
È il caso di Telti che con 22 nuovi residenti arriva a 2.268 (8 nuovi nati e 19 morti, l'incremento demografico è da attribuire al trasferimento di 60 nuovi abitanti). «Il nostro Comune dimostra di essere attrattivo anche economicamente, nel 2024 si registrano due nuove importanti attività produttive aperte da privati che hanno deciso di investire nel nostro territorio», dicono dall'amministrazione. Loiri Porto San Paolo con 3842 residenti ha 57 abitanti in più e, la novità del 2024, non nella parte costiera di Porto San Paolo ma soprattutto nelle zone più interne del territorio. Cresce anche Monti, sempre per la stessa dinamica migratoria, passando da 2.360 a 2.394 soprattutto, dice il sindaco, Emanuele Mutzu, “per i prezzi di acquisto e locazione delle case decisamente inferiori alla città”. Berchidda resta stabile con 2.593 abitanti. «Il dato lascia ben sperare rispetto a un'inversione di tendenza allo spopolamento su cui abbiamo puntato con politiche volte a migliorare la qualità dei servizi ai cittadini, compresa la viabilità», commenta il primo cittadino, Andrea Nieddu. E a proposito di viabilità, nel caso di Monti e Berchidda, il completamento della Sassari-Olbia che collega i due paesi alla città in tempi rapidi è un ulteriore spinta anti spopolamento.
Per quanto riguarda i comuni costieri si consolida ormai secondo centro della Gallura Arzachena con 29 abitanti in più che la portano a 13.933, cresce anche Santa Teresa con 5294 (più 39) mentre continua il calo di La Maddalena che perde più di 100 abitanti e si ferma a 10700.
Giovane e multietnica
In città non crescono i nuovi nati ma in base all’elaborazione dati del Comune di Olbia, la città resta la più giovane della Sardegna con il 17,64 per cento di popolazione under 19 (Sassari, Nuoro e Quartu superano di poco il 14, Cagliari non arriva al 13), superiore alla media nazionale con 10.843 giovanissimi. Dato che impone strategie di edilizia scolastica diverse dal resto del territorio. Disegna il profilo di una città che attrae forza lavoro e giovani famiglie l’alta percentuale tra i 30 e 50 anni mentre è molto bassa la percentuale di anziani.
Le famiglie sono 30.953, italiane all’89,9 per cento ma crescono anche i nuclei familiari stranieri. La prima comunità è quella romena con 1564 nuclei, in lieve crescita rispetto allo scorso anno seguita da Senegal, Polonia, Marocco e Ucraina.