Quant’è vasto il patrimonio della Corona inglese? E quello personale della defunta monarca Elisabetta II? L’argomento ha scarsissimo appeal nobiliare, soprattutto se sovrapposto al lutto per una delle figure più importanti del Novecento e del primo ventennio di questo secolo, ma ha ugualmente scatenato esperti e commentatori ad ogni latitudine, insieme all’eterno gioco del chi eredita cosa. Sono due le cifre – milione più, milione meno – confermate dagli analisti: i 42 miliardi attribuiti alla famiglia reale e i 500 milioni di Queen Elizabeth.

La sovrana

I siti specializzati si sono lanciati a caccia dei numeri come una muta degli amati – dalla regina – corgi bracca le volpi, tra loro c’è QuiFinanza.it: «La regina è stata una delle donne più ricche al mondo. Il suo patrimonio netto personale è stato stimato in 500 milioni di dollari nel 2022 (circa 495 milioni di euro). Questo è in gran parte dovuto alle sue vaste proprietà immobiliari e all’eredità di suo padre, re Giorgio VI. Ma anche il suo portafogli di investimenti e varie altre fonti di reddito hanno contribuito negli anni alla sua ricchezza». Il resto è custodito in trust per conto del regno: «Forse pochi sanno che la famiglia reale viene spesso chiamata “The Royal Firm”, “l’azienda”. Questo soprannome è stato reso popolare dall’ex premier Margaret Thatcher, che lo ha usato per descrivere la monarchia come un affare».

La royal family

Forbes stima che l’azienda di famiglia “Monarchy PLC” valga all’incica 42 miliardi di dollari. «Ora Carlo assume la proprietà delle istituzioni che gestiscono il patrimonio, tra cui alcuni dei palazzi reali più famosi al mondo e i Gioielli della Corona», puntualizza la documentatissima rivista americana di economia, «questi beni non sono detenuti direttamente dal re, ma sono di proprietà del sovrano “in diritto della Corona” per la durata del suo regno. Sono detenuti “in regime di trust” in nome e per conto dei suoi successori e della nazione, il che significa che non possono essere venduti». Il pezzo più pregiato «è The Crown Estate, che vale circa 19,2 miliardi di dollari e include non solo palazzi e residenze ufficiali, ma anche un gran numero di case private e proprietà che vengono affittate per generare reddito. Nel giugno 2021 ha realizzato un utile netto di 312,7 milioni di dollari per l’anno finanziario 2021-2022, 43 milioni in più rispetto all’anno precedente». Poi c’è Buckingham Palace (4,9 miliardi), il Ducato di Cornovaglia (1,3 miliardi), quello di Lancaster (748 milioni), Kensington Palace (630 milioni), il Crown Estate Scotland (quasi 592 milioni), la Royal Collection, che comprende opere di Rembrandt, Vermeer, Caravaggio e Leonardo Da Vinci (12,7 miliardi) e quote di fondi di investimento (2 miliardi).

Il Sovereign Grant 

È una tassa che gli inglesi pagano alla famiglia reale attraverso il ministero del Tesoro. Spiega Forbes: «Nel 2021 e nel 2022 l’importo della sovvenzione è stato fissato in più di 86 milioni di sterline (circa 99 milioni di euro). Questi fondi vengono utilizzati per coprire una varietà di spese, inclusi i costi di viaggio, di sicurezza e vari impegni ufficiali, il mantenimento delle residenze reali, come Buckingham Palace». La somma rappresenta una parte degli introiti prodotti dal Crown Estate, ceduti dalla monarchia al ministero del Tesoro.

Lo stipendio del principe Carlo

Lo ricostruisce con abbondanza di particolari Money.it: «Prima di diventare re, oltre a godere di una parte del patrimonio di famiglia, in particolare grazie alla proprietà del Ducato di Cornovaglia che genera ricavi per 30,8 milioni di euro l’anno, anche il re Carlo - con la sua consorte Camilla - percepiva il Sovereign Grant per far fronte alle spese. Sembra, però, che l’allora principe Carlo passasse una rendita di 8 milioni di euro l’anno ai figli». Il primogenito di Carlo e Diana, William, potrebbe contare su un patrimonio di 40 milioni di sterline: «Come suo fratello Harry, anche il principe William ha ricevuto un’eredità di 13 milioni di sterline dopo la morte di sua madre, e incassa dal Ducato di Cornovaglia un’indennità di copertura delle spese dovute agli obblighi ufficiali. A questo si aggiunge il suo stipendio annuale di 62 mila sterline come pilota dell’East Anglian Air Ambulance, che secondo indiscrezioni donerebbe in beneficenza».

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