Oggi giorno spunta un nuovo nido. Sulle spiagge della Sardegna ci sono già otto bandierine: dal nord al sud, le tartarughe caretta caretta si fanno spazio tra gli asciugamani dei bagnanti per deporre le uova. L’ultima scoperta sull’isola di San Pietro, nella spiaggia della Bobba: «È la prima volta che accade», ha detto emozionato il sindaco di Carloforte. E poi ancora: ritrovamenti a Lu Impostu in Gallura, in Ogliastra nei litorali di Cea, Tancau e Pollu, al Poetto di Cagliari e di Quartu e a Badesi.

Ma il boom riguarda tutte le coste italiane e del Mediterraneo. Finora sono stati individuati 293 nidi, il doppio del 2022. Un record destinato ad aumentare stima Legambiente i cui volontari, assieme ai Tartawatcher di altre organizzazioni, monitorano e sorvegliano i nidi nell'ambito del progetto europeo Life Turtlenest.

Sul portale regionale Sardegna Ambiente c’è una sezione dedicata alle caretta caretta. «Se si dovesse essere testimoni diretti della risalita dal mare di una tartaruga marina bisogna osservare diverse cautele: mantenersi ad una distanza di almeno 4 metri e non posizionarsi mai di fronte durante tutte le fasi della deposizione; evitare assolutamente di toccarla o intralciane i movimenti; contenere il numero degli osservatori, che dovranno mantenere un assoluto silenzio; evitare l’uso di flash e sorgenti luminose che possano alterare le condizioni di luminosità esistenti».

Una cautela che probabilmente non è stata usata a Santa Maria Navarrese, dove un esemplare ha iniziato a deporre le uova ma poi, forse disturbato da smartphone e spettatori, ha fatto marcia indietro.

Il cambiamento climatico e il surriscaldamento delle acque stanno spostando sempre di più l’habitat delle tartarughe marine verso il Mediterraneo occidentale, tra i bacini che si stanno scaldando più velocemente sul pianeta, spiegano gli esperti. Secondo i dati del sito Tartapedia.it, che accoglie le segnalazioni di associazioni impegnate sul territorio, il maggior numero di nidi in Italia è stato trovato in Sicilia (105), seguita da Calabria (86) e Campania (43). Nel Sud sono stati scoperti 24 nidi in Puglia e 2 in Basilicata. Il Centro-Nord sta restituendo numeri alti rispetto alle scorse stagioni, dice Legambiente: Toscana (12), Lazio (11), Abruzzo (1), Emilia-Romagna (1).

 Un vero e proprio boom di uova deposte da mamma tartaruga quest'anno lungo le coste del Mediterraneo. In Francia, dalla Costa Azzurra, alla Provenza alla regione Occitania sono stati segnalati 7 nidi a fronte di solo uno nel 2022 mentre il litorale spagnolo, in particolare l'area di Valencia, Maiorca e l'isola di Ibiza, dove il record massimo di nidi era fermo a quota 11 e l’'anno scorso ne aveva mostrati due, finora ne ha totalizzati 22.  

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