Dieci chilometri in dieci minuti sulla statale 554: un risparmio di tempo rispetto alla mezz’ora oggi necessaria per percorrere l’intera strada. Con la rimozione dei semafori, l’eliminazione degli incroci e l’adeguamento dell’asse stradale, miglioreranno la sicurezza e la viabilità in una delle arterie più trafficate dell’intera Sardegna. Il progetto, che prevede tempi di realizzazione da quattro a sei anni, è stato presentato a Villa Devoto dal presidente della Regione e dall’assessore dei Lavori pubblici. La Regione guiderà il coordinamento tra i Comuni del territorio, la provincia di Cagliari e l’Anas per un intervento complessivo di 233,2 milioni di euro derivanti da fondi regionali, fondi Cipe e fondi del Piano di azione e coesione. I lavori sono stati suddivisi in sei lotti per un totale di 18 interventi, dalla zona di Is Corrias sino alla rotonda di Margine Rosso.

Undici anni fa

Se a qualcuno sembrasse un déjà vu, ecco: lo è. Perché le righe riportate poco sopra sono la parte iniziale di un articolo pubblicato sull’Unione Sarda nel novembre del 2012, cioè dieci anni e sei mesi fa, quando governatore era Ugo Cappellacci («Un importante progetto per la mobilità e per la continuità territoriale interna» il suo commento all’epoca). Le speranze, le buone intenzioni, le promesse (anche) sulla sistemazione di una delle principali direttrici viarie del territorio sono rimaste, a oggi, lettera morta. Come le successive e ripetute assicurazioni sulla «imminente» realizzazione del progetto, che dovrebbe (o avrebbe dovuto) migliorare la viabilità e l’accesso e l’uscita da Cagliari. Nulla di tutto ciò. Al solito i tempi si allungano, i politici rimandano, le società stradali tergiversano, i cittadini dimenticano e sopportano (più o meno). E il traffico aumenta, le file di auto incolonnate ai semafori anche, le condizioni delle strade peggiorano, la pazienza degli automobilisti si riduce. Mese dopo mese, anno dopo anno. Basti pensare alla Statale 131, poco più di 200 chilometri di asfalto perennemente sottoposti a lavori snervanti e costosi praticamente dalla sua inaugurazione. Se all’improvviso sparissero operai e mezzi all’opera sul tratto tra Serrenti e Nuraminis verrebbe quasi a mancare uno sfondo ormai consueto, caro, rassicurante. Come un soprammobile che di punto in bianco non si vedesse più in casa: un vuoto destabilizzante.

Un tamponamento che sulla Statale ha provocato lunghe file (archivio)
Un tamponamento che sulla Statale ha provocato lunghe file (archivio)
Un tamponamento che sulla Statale ha provocato lunghe file (archivio)

Entro il 2013

I tempi di intervento all’epoca erano stimati in qualche mese, con il termine previsto per la fine del 2013. Tempi di ricorrenza ridotti grazie alla rimozione dei semafori, l’eliminazione degli incroci e l’adeguamento dell’asse stradale, col conseguente miglioramento della sicurezza e della viabilità. Nella zona di Is Corrias (Comune di Selargius) dovrebbero sorgere un sovrappasso, le rampe d’accesso e due rotatorie più una terza per regolare il traffico nel territorio di Monserrato. Previsti anche il miglioramento dell’accesso a Quartucciu, con nuove bretelle, e l’adeguamento dello svincolo che conduce alla Statale 125. Infine tre rotatorie dovrebbero  sostituire gli incroci nel tratto di strada che ricade nel Comune di Quartu, tratto stradale che deve diventare comunale. «Costituiremo un tavolo tecnico per il monitoraggio dei lavori», aveva detto l’assessora competente (Angela Nonnis) nel 2012. Nel commento di fianco al servizio di cronaca, il collega Giuseppe Meloni sciveva che «sei anni sembrano tanti, ma sarà già un miracolo vedere nel 2018 la nuova 554». Aveva ragione. Siamo nel 2023 e il finale della storia non è alle viste.

File di auto lungo la strada statale 554 (archivio)
File di auto lungo la strada statale 554 (archivio)
File di auto lungo la strada statale 554 (archivio)

Tanto che pochi giorni fa la segretaria Claudia Camedda della Fit Cisl Sardegna ha diffuso una nota molto dura sulla situazione sottolineando la presenza nell’Isola di dieci importanti opere stradali ferme per quasi 2 miliardi di euro di interventi previsti. La responsabilità? Della «inerzia della gestione commissariale». Cioè del governatore Chriastian Solinas, commissario straordinario per gli interventi sulla viabilità dal novembre 2021. Tra i rischi c’è la possibile perdita degli interventi «sulla Statale 554», ha sottolineato la rappresentante dei lavoratori, «aggiudicati da tempo e fermi nel totale disinteresse della direzione generale dell’assessorato ai Lavori pubblici che dovrebbe collaborare con gli organi di direzione politica. Il commissario proceda celermente per evitare di perdere importanti risorse o prenda atto della difficoltà di gestire questi interventi e riporti le opere in capo all’Anas».

Tanti interventi

Sulla 554, quattro corsie che circumnavigano Cagliari, Quartu, Selargius, Quartucciu e Monserrato e ogni giorno sono percorse da 40mila auto (dati fermi al 2018), sono da realizzare innumerevoli interventi: l’allargamento della strada sino a 20,30 metri (con due carreggiate di 3,50 metri separate da uno spartitraffico centrale di 2,80 metri); l’eliminazione dei semafori, da sostituire con 10 svincoli e sei rotatorie (lavori i altissimo mare, perché qualche mese fa Francesco Ruocco, direttore Anas per la Sardegna, aveva spiegato che per l’eliminazione degli incroci a raso sulla strada erano disponibili 289,82 milioni di euro per interventi ancora in fase di studio); la connessione con l’ex 125 cagliaritana e la nuova Statale 554; l’adeguamento dell’asse attrezzato urbano (a Quartu); l’eliminazione degli incroci a raso dal chilometro 1,5 al chilometro 11,85.

Le auto coinvolte in un incidente mortale sulla 554 lo scorso gennaio (archivio)
Le auto coinvolte in un incidente mortale sulla 554 lo scorso gennaio (archivio)
Le auto coinvolte in un incidente mortale sulla 554 lo scorso gennaio (archivio)

Eppure la stessa azienda stradale nel 2018 infatti disse che i lavori sarebbero stati avviati nella prima metà del 2019; nel 2019 spiegò che il cantiere sarebbe stato avviato «presumibilmente nella prima metà del 2020». A metà (quasi) del 2023 nulla è cambiato. E tutto procede come sempre, sulla pazienza degli automobilisti che perdono tempo e accumulano stress nell’inferno di lamiere che giornalmente devono superare per arrivare in ufficio o per accompagnare i figli a scuola.

Strisce a terra e file di auto

L’unico intervento visibile, e ben poco comprensibile a parere del cronista, è stata la decisione (dell’Anas) di tracciare strisce bianche orizzontali nei punti in cui dal percorso principale della 554 si separano le corsie di collegamento con altre Statali e Provinciali: decisione utile nelle intenzioni a rendere non transitabile la parte tratteggiata sulla corsia originaria. Iniziativa peggiorativa di una situazione già difficile, perché chi conosce la novità anticipa di svariate centinaia di metri il passaggio sulla parte di carreggiata transitabile mentre chi preferisce fare il furbo, o non ha potuto sistemarsi correttamente prima vista la sempre lunga fila di auto in transito, spesso si inserirsi nella fila giusta all’ultimo momento costringendo chi segue a brusche frenate per evitare un tamponamento. A volte inevitabili.

Un incidente sulla 554 che lo scorso 17 aprile ha coinvolto una Ferrari (archivio)
Un incidente sulla 554 che lo scorso 17 aprile ha coinvolto una Ferrari (archivio)
Un incidente sulla 554 che lo scorso 17 aprile ha coinvolto una Ferrari (archivio)

A domanda sui motivi di questa decisione, l’azienda stradale ha spiegato di aver «realizzato lungo tutta la rete di competenza un piano di sostituzione e potenziamento della segnaletica orizzontale e verticale», un intervento che, «sempre in conformità con le direttive del Codice della strada, ha riguardato anche la Statale 554 Cagliaritana per incrementarne gli standard di sicurezza. Il rafforzamento della segnaletica ha riguardato anche la diramazione all’altezza del chilometro 3,600 in direzione delle Statali 195, 131, 130, porto, aeroporto, Sassari e Nuoro mediante la canalizzazione del traffico 200 metri prima dell’incrocio al chilometro 3,800 e l’installazione di preavvisi a partire dal km 4,698». Cioè il tratto di cui si parlava. Un «potenziamento della segnaletica ha contribuito a una drastica riduzione degli incidenti gravi al chilometro 3,600».

Chi comanda non sa

L’impressione è che chi di dovere percorra di rado quella strada: sarà anche vero che gli incidenti gravi siano diminuiti (ma non sono stati forniti i numeri e appena lo scorso gennaio è morta una persona), certamente non sono scomparsi i tamponamenti che, anzi, sono frequenti e paralizzano una via di comunicazione del tutto inadeguata alle necessità odierne. Appena il 17 aprile due banali incidenti (dunque non gravi) poco prima del ponte Emanuela Loi in territorio di Monserrato (uno ha coinvolto una Ferrari) ha mandato in tilt la circolazione. E il 20 aprile all’altezza del distributore Q8, nel tratto che da Monserrato corre verso Cagliari (proprio poche centinaia di metri prima di quelle strisce a terra di cui si parlava), lo schianto ha coinvolto tre veicoli tra cui un furgone cassonato e una monovolume. Tra i feriti anche un bambino, mentre le ambulanze non sapevano da dove passare vista la lunga fila di auto. Ma a chi gestisce la Statale, che sia un ente pubblico o un commissario straordinario, conosce poco il problema. O magari poco gli interessa.

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