Il record dei cinque milioni di passeggeri del 2024 sarà confermato anche quest’anno. Anzi, a fine anno quando si tireranno le somme, verosimilmente saranno anche di più. L’aeroporto di Cagliari-Elmas, la porta principale di ingresso e di uscita per la Sardegna, se la passa bene. Anzi benissimo. I cagliaritani potranno ritenersi orgogliosi del loro scalo di riferimento, anche se ancora manca un bus (forse unico aeroporto di queste dimensioni al mondo a non averlo) e al Mario Mameli si continuerà ad arrivare in treno, in auto o in taxi. Tra i pullman delle compagnie private, i taxi e gli ncc, manca il collegamento con il bus. Solo la notte, dopo le 23, il servizio di trasporto su gomma è assicurato da Arst.

L’aeroporto. Per una città che si dichiara turistica, la mancanza di un collegamento autobus urbano stride. Un servizio che sarebbe di interesse di tutti ma che finora non si riesce ad attivare. “La competenza in materia di pianificazione e attivazione dei servizi di trasporto pubblico locale non è in capo a Sogaer”, la società di gestione dell’aeroporto, “bensì agli Enti pubblici territoriali preposti, come l’assessorato regionale ai Trasporti e le aziende esercenti servizi di tpl”, spiega la Sogaer. “Detto ciò, Sogaer ritiene strategico il potenziamento del trasporto pubblico di linea tra la città metropolitana e l’aeroporto quale strumento essenziale per promuovere una mobilità sostenibile, efficiente e accessibile, sia per i passeggeri che per il personale impiegato nello scalo. A oggi, l’unico collegamento pubblico è rappresentato dalla linea ferroviaria, che necessiterebbe di un potenziamento per coprire adeguatamente tutte le fasce orarie dell’operatività dello scalo, incluse quelle dei primi e degli ultimi voli. Sogaer ribadisce la piena disponibilità a collaborare con gli Enti competenti per valutare congiuntamente soluzioni operative che rispondano ai bisogni reali di passeggeri e lavoratori, nella convinzione che l’implementazione del TPL faciliti l’accesso allo scalo e contribuisca alla riduzione dell’uso dell’auto privata e a una transizione verso modelli di mobilità più sostenibili”.

Spiega Maria Laura Orrù, sindaca di Elmas e consigliera regionale di Alleanza Verdi e sinistra: “Sarebbe utilissimo avere un sistema integrato con Rfi che accompagni turisti e residenti verso l’aeroporto o verso il capoluogo ma anche verso Elmas, Assemini e Decimomannu. Un sistema integrato, che preveda anche l’autobus del Ctm, sarebbe un grande sostegno per la mobilità nell'area della città metropolitana. Il servizio offerto dall'autobus del Ctm rappresenta un servizio fondamentale. Aumenterebbe l’attrattività dell’aeroporto con maggiori opportunità per turisti e residenti”.

“Ctm segue con attenzione le esigenze di mobilità del territorio e, qualora fosse richiesto, è pronta a valutare la progettazione e l’erogazione di un servizio diretto da e verso l’aeroporto”, afferma il presidente Fabrizio Rodin. “L’obiettivo è rendere lo scalo sempre più accessibile e integrato con la città, in linea con quanto avviene in molte realtà italiane ed europee, dove l’aeroporto è servito da più modalità di trasporto oltre al collegamento ferroviario. Ctm, come sempre”, conclude, “è disponibile a collaborare con le istituzioni competenti per sviluppare soluzioni sostenibili e utili alla comunità”.

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