Si dice sempre che il declino della nazionale italiana è diretta conseguenza dell’ormai storica esterofilia dei club di Serie A. E forse l’analisi non è sbagliata. Soprattutto tra le big i giocatori stranieri rappresentano lo zoccolo duro delle formazioni titolari. Ma anche tra le squadre che lottano per la salvezza l’internazionalizzazione è crescente.

Il Cagliari invece sta seguendo una traiettoria tutta sua: valorizzare giocatori italiani (in alcuni casi anche sardi), cresciuti nel sistema calcistico nazionale. Dall’inizio del campionato 2025-26 la squadra rossoblù ha messo in campo, con grande continuità, formazioni composte in larga parte da calciatori con passaporto italiano. Il 22 novembre scorso, per Genoa–Cagliari, Fabio Pisacane ha schierato una delle formazioni più “italiane” dell’intera Serie A.

In quell’occasione il Cagliari è sceso in campo con Caprile; Zappa, Luperto, Mina, Palestra; Deiola, Prati, Folorunsho, Felici; Esposito, Borrelli. Dieci italiani su undici giocatori, col colombiano Mina unico straniero.  Un dato che si colloca nettamente sopra la media attuale del campionato.

Ma anche in altre occasioni i rossoblu sono scesi in campo con un alto tasso di giocatori italiani. Basta guardare anche la formazione schierata a Torino contro la Juventus il 29 novembre. In porta Caprile, poi Zappa, Deiola, Luperto, Palestra, Adopo (francese), il giovane Liteta (che proviene dallo Zambia), Obert (slovacco), Folorunsho, Esposito e Borrelli. Otto italiani su undici.

Nel panorama della Serie A questo approccio è una rarità. Le grandi del campionato — Inter, Milan, Juventus, Napoli — schierano di norma formazioni composte in maggioranza da stranieri, con percentuali che in alcune giornate superano i due terzi dei titolari. Anche molte squadre di centro-classifica hanno seguito negli anni la logica di un mercato globalizzato, attingendo a un bacino internazionale sempre più ampio. In questo contesto il Cagliari rappresenta quasi una controtendenza.

Su 572 giocatori che partecipano al campionato 2025/26, 383 sono stranieri, ovvero il 67%. Nel Cagliari c’è il numero più basso di stranieri: solo 9, contro i 27 di Lecce e Torino.

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