Sardar Azmoun, attaccante iraniano con un breve passato alla Roma, ha un record difficilmente eguagliabile: è il primo calciatore della storia ad aver segnato un gol al 72’ del primo tempo. Sì, proprio al 72’, non è un errore.

Il 20 marzo scorso all'Azadi Stadium di Teheran si giocava Iran-Emirati Arabi Uniti, match valido per la settima giornata del girone di qualificazione ai campionati mondiali del 2026. Intorno al 15’ si è guastata parte dell’impianto di illuminazione e l'arbitro, il coreano Ko Hyungjin, è stato costretto a sospendere l’incontro per il tempo necessario a risolvere l’inconveniente. Quando il gioco è ripreso sono stati assegnati 29 minuti di recupero, al 27’ dei quali Aznoum ha siglato di testa la rete del vantaggio per la sua squadra. Nel tabellino del match, poi terminato 2-0 per gli iraniani, è stato scritto che il gol è stato segnato al 45’ +27 del primo tempo: 72’, appunto.

Un primato che induce ad andare a frugare nella storia per conoscere altri record originali. La prima domanda è: qual è stata la partita di calcio più lunga della storia? In Europa la contesa è tra due match: il primo è la finale di Europa League tra Siviglia e Roma del 1 giugno 2023 (terminata 5-2 ai rigori per gli spagnoli): il cronometro si è fermato dopo 146 minuti. Ancora più curioso il fatto che sia stata la prima contesa calcistica ad essere durata due giorni e ad essere terminata in un mese diverso rispetto a quando era iniziata, visto che il calcio d'inizio è stato il 31 maggio e quello finale il 1° giugno.

Secondo altre fonti la partita più lunga nel vecchio continente è stata invece un Lagnano-Torino valida come spareggio per assegnare il primo posto nel campionato di Serie B che si giocò il 26 giugno del 1921. I tempi regolamentari si conclusero sull’1-1 e, non essendo previsti i calci di rigore, le regole prevedevano che si andasse avanti a oltranza con i tempi supplementari fino a quando una delle due squadre non avesse realizzato il gol della vittoria. Ma nessuno riuscì a segnare e l’arbitro decise di sospendere il match al 158′ dopo aver riscontrato che i giocatori non si reggevano più in piedi. I 22 in campo decisero di non riprendere, il match venne annullato e le due squadre squalificate. Due dettagli non irrilevanti: le regole non consentivano le sostituzioni e, dunque, gli stessi undici calciatori in campo giocavano dall’inizio alla fine. E non era consentito bere.

Negli Stati Uniti il record è attribuito invece alla semifinale della North American Soccer League del 1971. Il confronto tra Lancers e i Tornado, durò 176 minuti. Non perché ci fu un recupero ma perché anche le regole della Nasl di allora non contemplavano i calci di rigore – considerati una roulette, quindi antisportivi – e imponevano che i tempi supplementari andassero avanti sino a quando qualcuno vinceva. Il match venne giocato all’Aquinas Stadium di Rochester, città dello stato di New York, iniziò alle 20 e terminò, pause comprese, a mezzanotte.

Fu Metidieri, attaccante brasiliano a quei tempi considerato una star, a siglare il gol del 2-1 un minuto prima di mezzanotte. Fu un tale sollievo che venne abbracciato dai suoi compagni ma, dopo la fine delle ostilità, anche dagli stremati avversari che pur da sconfitti lo ringraziarono per aver posto fine all’agonia di un match infinito.

Tra tutti i record curiosi non si può però non citare la partita di calcio ufficiale tra professionisti terminata con più gol di scarto. È stata quella, giocata nel 2002 a Toamasina, in Madagascar, tra Adema e Emyrne: è finita 149-0. Non andò così perché una squadra era molto più forte dell’altra ma per una contestazione nei confronti dell’arbitro: i giocatori dell’Emyrne, su ordine del loro allenatore, segnarono volontariamente 149 gol nella loro porta. Infatti è anche la partita con più autogol nella storia.

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