Quando un numero ti salva la vita. È il 1522, il numero verde attivato per le vittime di violenza e di stalking che nell’Oristanese almeno in due casi è stato provvidenziale per liberare due donne dai propri aguzzini. Un servizio gratuito, attivo 24 ore su 24, con operatrici specializzate pronte ad accogliere ogni richiesta da parte di chi ha necessità di sostegno o anche soltanto di un consiglio. E il Comune è in prima linea per cercare di diffonderlo, anche nelle scuole, e per sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione così delicata come i maltrattamenti di genere e in famiglia.

I casi

Il 2023 si è aperto con una decina di casi di applicazione del cosiddetto “codice rosso”, ma le indagini aperte su questo fronte sono molto più numerose. In uno di questi una donna di 47 anni di un paesino dell’Oristanese si è salvata proprio grazie al 1522. Per non insospettire il marito aveva fatto uno screen shot del 1522 e lo aveva inviato tramite un messaggino ad un’amica che poi aveva subito allertato i Carabinieri. È stata quella immagine, con il numero ben in evidenza, a far scattare l’allarme con i militari che subito hanno compreso la gravità della situazione e sono intervenuti. Nello scorso autunno invece una ragazzina 14enne era sfuggita alle violenze di un amico di famiglia (abusi che subiva da anni) perché era entrata in una farmacia e aveva chiesto una “mascherina 1522”. La farmacista aveva compreso che c’era un problema serio e aveva allertato le forze dell’ordine che, dopo accurate indagini, hanno incastrato l’uomo. Due casi emblematici dell’utilità del servizio che i Centri antiviolenza e le forze dell’ordine cercano di diffondere il più possibile.

Una carabiniera sostiene una donna vittima di violenza (foto Carabinieri Oristano)
Una carabiniera sostiene una donna vittima di violenza (foto Carabinieri Oristano)
Una carabiniera sostiene una donna vittima di violenza (foto Carabinieri Oristano)

L’aumento dei casi è dovuto principalmente anche al fatto che sempre più donne trovano il coraggio e la forza di reagire e denunciare le violenze. Situazioni che prima restavano nascoste, chiuse tra quattro mura domestiche proprio per timore delle conseguenze o delle ritorsioni. La consapevolezza, invece, che esistono servizi e strutture pronte a sostenerle e a non lasciarle sole, le spinge a chiedere aiuto: il sistema di protezione funzione e la vittima acquisisce fiducia e quindi denuncia. C’è chi utilizza il 1522, chi si rivolge a polizia e carabinieri oppure chiama il Centro antiviolenza. E il telefono della sede di via Tirso squilla quotidianamente. Solo a gennaio sono stati presi in carico ben 44 nuovi casi. Il Centro aderisce al servizio di soccorso 1522, a qualsiasi ora si chiami, il personale specializzato della sede oristanese è in grado di intervenire.

Una pattuglia della polizia di Oristano (foto Archivio Unione Sarda)
Una pattuglia della polizia di Oristano (foto Archivio Unione Sarda)
Una pattuglia della polizia di Oristano (foto Archivio Unione Sarda)

Per promuovere ulteriormente il servizio, il Comune di Oristano posizionerà targhe in ceramica nelle scuole. La prima è stata sistemata alcune settimane fa nella sede del Centro provinciale per l’istruzione agli adulti di via Carducci. Si tratta di un’iniziativa, promossa alle Attività produttive del Comune con l’obiettivo di far conoscere il numero verde antiviolenza 1522. “Con il coinvolgimento degli artigiani è stata realizzata una ventina di targhe in ceramica che abbiamo donato alle scuole. L’obiettivo è pubblicizzare questo numero che può davvero salvare la vita” sostiene l’assessora alle Attività produttive Rossana Fozzi. Il progetto era stato presentato lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne e del progetto “Oristano città della ceramica dice no alla violenza. Neanche con un dito”. Poi è proseguito con la consegna di tutte le targhe ai dirigenti scolastici. “Le targhe vogliono essere veicolo del messaggio che abbiamo lanciato il 25 novembre scorso con le manifestazioni proposte dall’amministrazione contro la violenza – fanno sapere dal Comune di Oristano – Questa piaga purtroppo è sempre presente ed è fondamentale che le vittime sappiano che non sono sole ma possono contare su un valido sostegno, gratuito, attivo 24 ore su 24, con il supporto di operatrici specializzate che in qualsiasi momento sono pronte ad ascoltare richieste di aiuto da parte di chi è vittima di violenza e stalking”.

La cerimonia in cui è stata scoperta la targa in ceramica (foto Comune di Oristano)
La cerimonia in cui è stata scoperta la targa in ceramica (foto Comune di Oristano)
La cerimonia in cui è stata scoperta la targa in ceramica (foto Comune di Oristano)
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