GialappaShow, la tv è (finalmente) di nuovo “intelligente”
Il successo del programma con il Mago Forest e le voci fuori campo di Giorgio Gherarducci e Marco Santin la domenica seraI più maligni, e soprattutto gli invidiosi, sostengono che sia “già visto, già vecchio, sempre ripetitivo”. Ma delle cose belle, anche solo per quanto apparentemente già viste (ma non sarebbe comunque questo il caso), non ci si stanca mai. La Gialappa’s band (anche se in versione ridotta per la “defezione” di Carlo Taranto) è una divinità a corte e il loro nuovo programma in onda tutte le domeniche su Sky e Tv8, GialappaShow, è un gioiello. Semplicemente perché “costringe” di nuovo a ridere e di questi tempi ce n’è tanto bisogno. E poi perché gioca con l’ironia, con l’immarcescibile fuoriclasse Mago Forest che strapazza la conduttrice di turno (finora Paola di Benedetto, Melissa Satta, Cristina Chiabotto e un cameo di Victoria Cabello), e i Gialappi che strapazzano tutto il resto, rileggendo a modo loro, con intelligenza e cinismo, la tv. E’ davvero difficile bocciare qualche cosa del GialappaShow perché qualsiasi intervento è oro rispetto a quanto siamo abituati a vedere in tv.
Diciamolo subito: non è un’operazione nostalgia, anche se la Gialappa’s in realtà riprende da dove aveva lasciato. Ma la verità è che ci vuole talento per rileggere l'attualità, tuffarsi nel politicamente scorretto col sorriso, scommettendo sulla comicità d'autore. Vedi, per esempio, la stupenda parodia di Bruno Barbieri con 4 Motel, oppure la rubrica Cucinare guidando che offre consigli su come fare il barbecue in macchina. E che dire dell’imitazione di Costantino della Gheradesca o della parodia di Orietta Berti: da applausi. Anche i Neri per caso, sono una scoperta straordinaria. Stavolta non è una parodia, sono proprio loro. A distanza di quasi trent’anni dalla fortunata imitazione a Mai dire gol (che ancora oggi spopola in Rete grazie agli inarrivabili di Teo Teocoli, Antonio Albanese e Aldo, Giovanni e Giacomo) il sestetto vocale di Salerno indossa i “panni” della Gialappa’s e diventa pure lui corrosivo e dissacrante.
Naturalmente il principe è lui, il Mago Forest, al secolo Michele Foresta. Dove lo metti, regna. Già a Zelig come anche a Lol era pressoché unica punta di diamante. Così diventa quasi inevitabile ritrovarsi a promuoverlo sempre a pieni voti, perché il Mago Forest non ne sbaglia una. Davvero. Sarà che con i suoi storici soci della Gialappa’s Band splende come se vivesse proprio habitat naturale, come per esempio, quando è entrato in studio indossando l’abito “dismesso” da Suor Cristina, oggi naufraga all’Isola dei Famosi. Il suo sarcasmo, la sua cattiveria gratuita, il suo doppio senso sono assi nella manica: davvero un fuoriclasse. Proprio quello di cui la tv (generalista) avrebbe moltissimo bisogno. Troppo politicamente scorretto per sembrare vero. Troppo bello per essere vero. E invece lo è.