A due turni dalla fine della stagione regolare della A2 femminile di volley, l’Hermaea Olbia è in corsa per la poule promozione grazie al 3-1 rifilato in rimonta al Melendugno. Ma la qualificazione non dipende più solo dalla squadra di Dino Guadalupi, per la quale il prestigioso traguardo dista 4 lunghezze.

«Dipende però da noi andare a giocare le partite tutte allo stesso modo, perché i punti serviranno comunque nella seconda fase del campionato, che sia poule promozione o poule salvezza», sottolinea Guadalupi. «Ancora la matematica non le definisce, e la pressione può fare brutti scherzi a chiunque: chi ne subirà meno potrà lottare fino alla fine. Noi abbiamo il dovere di provarci».

Intanto domenica al GeoPalace le galluresi hanno sconfitto la terza della classe, reduce da cinque vittorie. «La loro striscia diceva che era una squadra in forma, ma stavolta è andata bene a noi», spiega il coach dell’Hermaea.

«Nel primo set siamo partiti contratti, con troppa foga per provare a fare la partita da subito a ritmi elevati, ma abbiamo fatto molto male nel muro-difesa, che per noi è un’arma fondamentale per restare in partita. Nonostante i tanti errori commessi – prosegue il tecnico brindisino – alla fine del set il punteggio era comunque alto, così, dopo aver resettato, siamo ripartiti nel secondo dove, dopo il break, abbiamo fatto rimontare l’avversario, e forse lì abbiamo visto qualche fantasma, però l’abbiamo chiuso, e da quel momento la squadra si è espressa meglio, in maniera più sciolta, mentre loro hanno perso un po’ di identità, e noi ne abbiamo approfittato».

La vice capolista Itas Trentino, avversaria al prossimo turno in trasferta e piegata all’andata 3-1, non fa paura. «È una squadra fortissima, contro la quale dobbiamo cercare di sfruttare il fatto che possiamo andare là a giocarcela con la mente libera», dice Guadalupi. «Sappiamo tuttavia – aggiunge poi – che dovremo essere lucidi ma anche prenderci qualche rischio se vogliamo portare a casa qualcosa».

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