Dopo le indiscrezioni della stampa britannica, è arrivata l’ufficialità dall’All England Club: i tennisti russi e bielorussi saranno esclusi dalla prossima edizione del torneo di Wimbledon.

La decisione è stata presa dal comitato organizzatore del torneo di tennis più prestigioso del mondo in accordo con il governo britannico: il motivo, ovviamente, è la guerra in Ucraina e i “crimini di guerra” commessi dai russi con l'appoggio del governo bielorusso.

Sdegnata la reazione del Cremlino, che definisce “inaccettabile” la misura. Il major londinese è il primo Slam ad assumere una simile iniziativa.

Iniziativa senza precedenti appunto che significa escludere dal tabellone maschile 4 top 30, tra cui il numero 2 al mondo Danil Medvedev. Da quello femminile cinque top 40 tra cui le bielorusse Aryna Sabalenka, numero 4 al mondo, e la ex numero 1 Victoria Azarenka.

Dopo lo scoppio della guerra, a metà febbraio, la Federtennis mondiale ha vietato la partecipazione delle rappresentative nazionali ai tornei di squadra, consentendo però ai singoli tennisti di prendere parte ad eventi internazionali.

Anche l’Atp parla di scelta “ingiusta” che può creare “un precedente dannoso per il tennis”. “La discriminazione basata sulla nazionalità è anche una violazione dell' accordo con Wimbledon secondo cui l'ammissione dei giocatori si basa solo sulle classifiche”, si legge in una nota dell'associazione dei tennisti presieduta da Andrea Gaudenzi, che riunirà il Consiglio per valutare la situazione.

(Unioneonline/L)

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