Jannik Sinner vince il suo terzo titolo Slam, secondo di fila agli Australian Open.

Nella finale di Melbourne il tennista altoatesino sconfigge il numero 2 al mondo, il tedesco Alexander Zverev, con il punteggio di 6-3, 7-6, 6-3, senza concedere chance di break all’avversario per tutta la durata dell’incontro. 

Semplicemente ingiocabile il numero 1 al mondo. Una gara più agevole del previsto anche grazie ad una prova magistrale di Jannik, che martella sul colpo debole del tedesco, il dritto, e mette le cose in chiaro sin dall’inizio. I suoi turni di battuta vanno via agevolmente, Zverev spesso e volentieri deve soffrire, nonostante il gran servizio su cui Sinner fa i miracoli per rimandare la palla dall’altro lato del campo.

Zverev soffre al quarto game, si rialza annullando due palle break con due splendide prime ma è costretto a capitolare all’ottavo, alla sesta palla break per l’azzurro che si porta sul 5-3 e chiude il parziale con un game strepitoso. Un gran punto con un dritto difensivo che si trasforma in un quasi vincente, uno a rete, con due volèe perfette, uno con l’ace. Una vera e propria masterclass per portare a casa il primo set.

Nel secondo parziale si va “on serve” fino al 6 pari, anche se è sempre Zverev a soffrire di più e ad annullare due breakpoint al numero 1 al mondo. Sul 4-4 nel tiebreak un nastro fortunato spiana la strada a Jannik, che tiene i suoi due servizi e chiude 7-4.

Nel terzo set il break decisivo arriva al sesto game, Sinner soffre un po’ per confermarlo nel gioco successivo ma si salva grazie al servizio e non deve annullare palle break. La chiude 6-3, con palla corta e passante di rovescio. Poi alza le braccia al cielo al termine di una gara dominata.

L’azzurro è ormai assoluto dominatore del cemento: ha vinto le ultime 21 partite a livello Slam dagli Australian Open 2024 sino a quelli del 2025, con in mezzo gli Us Open. E lo ha fatto perdendo solo 7 set. Per la prima volta nella storia del tennis un italiano ha raggiunto la quota di tre Slam vinti, Sinner ha superato Pietrangeli che aveva vinto due volte il Roland Garros. E ha solo 23 anni.

«Fa schifo stare qui e non poter toccare il trofeo., oggi speravo di essere più competitivo e di avere una possibilità ma sei il numero uno al mondo e di molto, sei troppo forte», gli ha detto Zverev, visibilmente deluso per la sua terza sconfitta in altrettante finali Slam in carriera.

Il numero 1 al mondo rivolge il suo primo pensiero al supercoach Cahill, che ha intenzione di ritirarsi al termine del 2025: «È una bellissima sensazione poter condividere questo trofeo con il mio team e la mia famiglia: proverò a convincere il coach Darren Cahill, visto che questo deve essere il suo ultimo Melbourne».

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata