Novak Djokovic è pronto a tornare in campo, ma non a Melbourne per l'Australian Open di inizio 2023, dove si profila un obbligo di vaccinazione. Il premier dello Stato di Victoria, Dan Andrews, ha infatti dichiarato di non prevedere deroghe alle regole per la vaccinazione contro il Covid-19 per i giocatori che parteciperanno agli Australian Open di gennaio.

"Non so ancora se giocherò a Melbourne", ha detto Djokovic, noto per essere un “no vax” come da sua stessa ammissione. "I media speculano e questo mi ha infastidito molto - le sue parole - Non partecipo alla guerra, non solo dello sport, per distinguere tra vaccinati e non vaccinati. E non ho intenzione di dire se lo sono o meno. Siamo arrivati a discriminare le persone, se decidono in autonomia in un senso o nell'altro". 

Djokovic, tornato ad allenarsi dopo un lungo periodo di stop seguito alla finale persa agli Us Open, ha fatto il punto sui prossimi impegni: "Per ora, ho intenzione di giocare a Parigi per l'Atp1000, il Masters di Torino e la Coppa Davis. Questo è il mio programma fino alla fine della stagione". "Non so se andrò - ha detto poi a proposito dell’appuntamento di Melbourne - Certo che voglio andare, l'Australia è il mio Grande Slam di maggior successo. Ma sui vaccini prendo la posizione che prendo e ho sempre pensato la stessa cosa. Non rivelerò il mio stato, se sono stato vaccinato o meno. È una questione privata e secondo la nostra legge se qualcuno te lo chiede lo puoi perfino denunciare. Troppe persone oggi si concedono la libertà di chiedere cose e condannare una persona".

(Unioneonline/v.l.)

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