Attorno a sé ha una nutrita folla di estimatori che, consapevoli dell'importanza del momento, non si fanno scappare l'occasione per una foto o un autografo. Gregorio Paltrinieri, prima ancora che campione olimpico e leggenda del nuoto, è un ragazzo alla mano, cortese e sempre disponibile. Accanto a lui nella Sala Consiliare di via Libertà a Golfo Aranci, dove stamattina è stata presentata la seconda tappa di Coppa del Mondo in acque libere che per la prima volta approderà nell’Isola e in Italia, c'è il presidente del comitato sardo Danilo Russu: Paltrinieri finisce di salutare tutti, taglio di capelli corto, camicia chiara con sotto una maglietta bianca, sorriso in volto: cammina a passi lenti verso le eleganti poltrone color porpora su cui si siede, tirando le somme sulla propria preparazione e un 2023 ricco di sfide avvincenti.

Paltrinieri di nuovo in Sardegna: come procedono gli allenamenti?

«Direi molto bene, mi sto allenando con impegno, valorizzando tutti gli aspetti. Sono reduce da un collegiale a Sharm El Sheik svolto la scorsa settimana, dove siamo riusciti a nuotare in mare viste le ottime condizioni climatiche: ho nuotato una settantina di chilometri come media settimanale, non sono tantissimi ma l’intensità non è mancata».

Quando esordirà in gara?

«Il 19 marzo gareggerò sulla 10 km in acque libere a Eilat in occasione della Coppa Len».

Il 20 e il 21 maggio si svolgerà a Golfo Aranci la seconda tappa di Coppa del Mondo. Conosce il campo gara?

«Sì, assolutamente. Sono stato a Golfo Aranci sia per allenarmi che in vacanza, sarà uno scenario splendido quello dove si svolgerà la manifestazione».

Possibili insidie?

«Dipenderà tutto dalla giornata, sicuramente il vento potrebbe influire così come l’utilizzo o meno della muta in base alla temperatura. Poi, chiaramente, ci sono gli avversari, il livello sarà molto alto e bisognerà dare il massimo per primeggiare».

Che ricordo ha della sua prima Olimpiade nel 2012?

«Un ricordo magico, ero giovanissimo, quello è stato un anno fondamentale per me. Nel 2012 sono sceso per la prima volta sotto i 15 minuti sui 1500, mi sono accorto che stavo procedendo sulla strada giusta».

Una strada che ha condotto esattamente dieci anni fa al primo record italiano Assoluto proprio sui 1500.

«Esattamente, ai Mondiali di Barcellona in vasca lunga dove colsi il bronzo: nuotai in 14’45’’35, fu un momento splendido e, soprattutto, la conferma che mi stavo proiettando su scenari sempre più prestigiosi».

È reduce da un 2022 affrontato ad altissimi livelli, terminato con il titolo mondiale in vasca corta a Melbourne sui 1500 e sugli 800 dove ha siglato anche il record del mondo: se lo aspettava?

«Assolutamente no, ero reduce dalla pausa estiva e non sapevo con esattezza le mie condizioni. Sicuramente, ero consapevole di essermi allenato bene e questo è un punto di partenza rilevante: una volta sceso in vasca sugli 800 ho pensato semplicemente a dare il meglio di me, sapevo che il ritmo sarebbe stato tirato da subito, ero pronto a tutto».

Quali saranno le tappe di avvicinamento principali in vista delle Olimpiadi di Parigi del 2024?

«Sicuramente i Mondiali di quest'anno dal 14 al 30 luglio a Fukuoka in Giappone, poi quelli del prossimo anno a Doha dal 2 al 18 febbraio; nel mezzo, ci saranno le varie prove di Coppa del Mondo, gli appuntamenti non mancheranno ma cercherò di non spremermi eccessivamente e di selezionare le gare più significative, così da arrivare alle Olimpiadi al massimo della condizione».

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