Sono passati esattamente sei anni dal dramma che ha sconvolto la famiglia Schumacher. Era il dicembre 2013 quando il sette volte campione del mondo di Formula Uno rimase vittima del drammatico incidente sugli sci che lo ha ridotto in fin di vita e in coma a causa di un gravissimo trauma cranico e le cui conseguenze, ancora oggi, lo costringono a cure continue e a una vita ritirata.

Corinna, moglie del fenomeno tedesco, non si è mai arresa ed è rimasta vicino all'ex pilota, cercando per lui le terapie migliori. Come ha confermato lei stessa, rompendo il silenzio con un'intervista a "She's Mercedes Magazine". "Potete stare certi che è nelle migliori mani possibili e che stiamo facendo di tutto per aiutarlo", ha detto miss Schumacher, aggiungendo: "Vi preghiamo di comprendere che stiamo seguendo le volontà di Michael nel mantenere riservato un argomento così delicato come la sua salute".

Nell'anniversario della disgrazia, emergono inoltre alcune novità sulle condizioni di Michael. Schumi avrebbe visitato l'ospedale George Pompidou di Parigi e la scorsa estate sarebbe stato sottoposto a un trattamento sperimentale con cellule staminali. Secondo la testimonianza di un'infermiera, Michael "è consapevole e cosciente". Versione mai confermata ufficialmente, però, dall'entourage della leggenda Ferrari.

Schumacher, che secondo indiscrezioni è seguito costantemente da una decina tra specialisti, fisioterapisti e infermieri, compirà 51 anni il 3 gennaio e dopo l'incidente solo poche persone e amici fidati hanno avuto la possibilità di avvicinarlo. Tra loro Jean Todt, il presidente della FIA ed ex dirigente del Cavallino: "Non passa mese, anche nei periodi più fitti di impegni, che io non vada a trovarlo e gli stia vicino a mio modo, nel modo che è ancora possibile", le parole dell'amico.

Intanto, è stata pubblicata una nuova pagina di social media intitolata "KeepFightingMichael", creata dal fan club della sua cittadina natale, Kerpen, vicino a Colonia. Il fan club utilizzerà l'hashtag #KeepFighting per aumentare l'interesse sui social media. E anche l'omonima fondazione della famiglia Schumacher sta raccogliendo fondi per la ricerca sulle lesioni cerebrali e del midollo spinale.

(Unioneonline/M)
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