Le vicende delle ultime settimane, dopo l'uccisione di George Floyd a Minneapolis (l'uomo afroamericano morto nel corso di un arresto da parte della polizia), hanno riportato alla mente di Lewis Hamilton vecchie storie che lo hanno fatto molto soffrire.

"Ho letto ogni giorno il più possibile per cercare di sapere tutto quello che è successo nella nostra lotta contro il razzismo, e questo ha riportato alla memoria tanti dolorosi ricordi della mia gioventù. Memorie intense delle sfide che ho affrontato quando ero bambino, come credo che molti di voi che abbiano sperimentato il razzismo o qualsiasi tipo di discriminazione abbiamo vissuto", ha scritto il pilota della Mercedes su Instagram.

Hamilton, tra i personaggi più attivi che sostengono il movimento "Black lives matter" racconta infatti di quando, ancora bambino, è stato vittima di razzismo.

"Ho parlato così poco delle mie esperienze personali perché mi è stato insegnato a tenermi le cose dentro, non mostrare debolezze, uccidere gli altri con l'amore e poi batterli in pista - si legge ancora nel post - Ma lontano dai circuiti sono stato bullizzato, picchiato, e il solo modo per rispondere a questo è stato imparare a difendermi, così ho imparato il karate. Ma gli effetti psicologici negativi non possono essere misurati".

(Unioneonline/s.s.)
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