Manca poco al Gran Premio d’Italia, solo qualche ora, e nel paddock già si freme. Capita di incontrare personaggi dello spettacolo, calciatori, ex piloti e campioni del mondo. E noi dell’Unionesarda.it siamo riusciti a fare due chiacchiere con uno che di mondiali se ne intende, avendone vinti ben tre: Nelson Piquet.

Il 66enne di Rio de Janiero (Brasile) è una vera e propria istituzione della Formula 1, iridato nel 1981, 1983 e 1987, ha disputato 204 Gran Premi con 23 vittorie, 24 pole position e ha duellato con i più grandi: Senna, Mansell, Prost e Schumacher (suo compagno di squadra a fine carriera).

Ora segue il figlio Pedro, che tra l’altro ha appena vinto la sua gara nella Gp3 Series (davanti al figlio di Alesi, Giuliano), ma è ovviamente coinvolto emotivamente nella lotta tra Hamilton e Vettel. Ecco il suo pronostico.

Nelson, ieri qualifiche strepitose con tre record della pista: chi vince oggi?

"Nelle gare di Formula 1 non si può mai dire chi arriverà per primo. Tifo Ferrari e Vettel, ma non so se potrà farcela. Hamilton in qualifica ha dimostrato di essere molto forte ed è lì. Spero comunque che una 'rossa' alla fine arrivi davanti".

Raikkonen è in prima posizione: pensa favorirà Vettel durante il Gp?

"Non sono affatto sicuro di questo. Vero, Kimi ha spesso detto di essere a disposizione della squadra ma oggi è diverso. Siamo a Monza e quando parti davanti è difficile mollare la testa a qualcuno. Sono sicuro che la prima curva sarà fondamentale".

In che senso?

"Hamilton, Vettel e Raikkonen hanno un passo di gara molto simile dunque se Vettel passerà all’inzio sarà tutto più facile, altrimenti no. C’è l’opportunità di organizzare una buona strategia durante la prima sosta ai box, ma è molto rischioso. Per questo dico che molto dipenderà dall’inizio. Le Ferrari dovranno stare molto attente...".

Vettel o Hamilton: chi preferisce?

"Il cuore dice Vettel, ma a livello prettamente tecnico è dura. Ieri Hamilton è stato grandioso".

La sua vittoria più bella in Formula 1?

"Qui a Monza ho vinto tre volte: quella del 1983 è stata straordinaria".

Filippo Migheli

(Unioneonline)

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