La variante Omicron getta nuove ombre sulle Olimpiadi invernali di Pechino ma i giochi, fa sapere Huang Chun, funzionario del Comitato organizzatore di Pechino 2022, si svolgeranno come previsto "senza adeguare le misure di prevenzione del Covid-19 a meno che non ci siano molti casi all'interno del sistema delle bolle".

Malgrado i casi Omicron, ha scandito in un briefing online, "non ci sono elementi per poter dire che la situazione sia cambiata".

In vista dell'avvio dei Giochi del 4 febbraio, "qualunque difficoltà e sfide possiamo incontrare, la nostra determinazione a ospitare i Giochi di successo come previsto rimane ferma e incrollabile", ha notato il portavoce del Comitato Zhao Weidong.

LA PANDEMIA – Nelle ultime ore intanto è arrivata la conferma di altri due casi collegati al primo focolaio interno scoperto a Tianjin, alle porte della capitale. A oltre 400 chilometri di distanza, le nuove infezioni sono state accertate ad Anyang, nell'Henan, di cui una relativa a uno studente universitario ritornato da Tianjin il 28 dicembre.

Per questo motivo, malgrado i test sui 14 milioni di residenti della città portuale di Tianjin si siano conclusi in appena 48 ore, nuove sorprese sono state messe nel conto per l'immediato futuro con già 76mila persone in quarantena. Il tabloid Global Times ha stimato in 100.000 i pendolari regolari che si spostano ogni giorno tra le due città per motivi di lavoro in base ai dati del 2020: una potenziale bomba pandemica contro cui Pechino ha alzato l'allerta e le difese. Il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie ha consigliato ai residenti della capitale di non visitare Tianjin, sollecitando il lavoro da casa.

Da domenica sera, i biglietti dei treni tra le due città distanti circa 150 chilometri non sono più acquistabili online, mentre voli e servizi di autobus a Tianjin sono stati bloccati, scuole e università chiuse. 

La “tolleranza zero” verso il Covid è stata riconfermata da Pechino nella lettura di “azzeramento dinamico”: per Liang Wannian, alla guida degli esperti governativi contro il Covid, non c'è la possibilità "di prevenire un singolo caso, ma la capacità e la fiducia per eliminare rapidamente l'epidemia quando ne emerge uno". Zhong Nanshan, il più famoso epidemiologo del Paese, ha espresso ottimismo a un forum nel weekend: la Cina, con oltre l'83% della popolazione vaccinata contro il Covid, "ha teoricamente raggiunto l'immunità di gregge".

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata