Il Seulo 2010 pesca ancora da ex giocatori della Serie A. Dopo l’addio di Fabio Macellari, il presidente Luca Congiu annuncia il nuovo allenatore.

"Abbiamo scelto Gianpaolo Grudina", dice, "tecnico esperto e vincente. Non ha sicuramente bisogno di presentazioni". Grudina dirigerà il primo allenamento lunedì prossimo. Ieri la squadra ha disputato un’amichevole contro il Siddi. La squadra, diretta dal presidente, ha vinto 6-1.

Grudina ha una lunga storia calcistica alle spalle. Nella stagione 1983/1984 con la maglia del Livorno ottenne un record che a oggi è ancora imbattuto. Nato il 4 febbraio 1956, il portiere di Decimomannu, Gianpaolo Grudina subì in quella stagione appena sette reti.

Il campionato era quello della ex Serie C2. Nessuno ha fatto meglio finora nei campionati professionistici italiani. Nelle prime dieci partite non subì neppure una rete. Dovette arrendersi dopo 911 minuti. L’anno, con i toscani conquistò la promozione in Serie C1.

Nel suo palmares, due Coppe Mitropa nel 1985/1986 e nel 1987/88 (subentrò al posto di Nista nella finalissima col gli ungheresi del Vàci Izzo).Dopo le giovanili con l’Ussana, Grudina passò all’Iglesias di Alvaro Amarugi. Si trasferì poi al Cagliari nel 1974 ma non giocò neppure una partita in prima squadra.

"Trovai davanti Enrico Albertosi e Renato Copparoni. Il tecnico era Giuseppe Chiappella, il presidente Andrea Arricca. Gli anni successivi arrivarono altri portieri esperti: William Vecchi, Sergio Buso e Roberto Corti. I tecnici Gigi Radice, Luis Suarez, Mario Tiddia. Andai in panchina durante i famosi spareggi con Atalanta e Pescara".

Quindi una stagione (1977/1978) alla Nuorese. Nel 1978 l’esordio tra i professionisti con il Civitavecchia in C2. Con i nerazzurri resta sino al 1981. Nel 1981/1982 al Grosseto.

Quindi il ritorno a Cagliari (anche questa volta neppure una presenza). Il portiere era Nello Malizia, il mister Gustavo Giagnoni e il presidente Alvaro Amarugi. Dopo un anno, gioca col Livorno dove stabilì il famoso record. Una grande stagione: arrivò la chiamata del Pisa.

L’esordio in A il 27 aprile 1986 contro la Fiorentina. "Presi due reti siglate dall'argentino Daniel Passarella: una su calcio di rigore e l’altra su una punizione dal limite dell'area. Retrocedemmo. Poi l’anno dopo risalimmo subito in A. I tecnici nella mia avventura a Pisa sono stati Vincenzo Guerini (85/86), Gigi Simoni (86/87), Giuseppe Materazzi (87/88), Bruno Bolchi, Luca Giannini e Lamberto Giorgis (88/89). Il presidente Romeo Anconetani".

"Nel torneo 1988/89 giocai con continuità. Totalizzai 26 presenze". Parò un rigore al bomber del Milan, Pietro Paolo Virdis: l’unico penalty che l’attaccante sardo non riuscì a trasformare in Serie A. "Lo conoscevo bene. Siamo stati assieme nel Cagliari. Sapevo come calciava. Bloccai il suo tiro. A fine gara ci abbracciammo".

Tra i compagni di squadra Carlos Dunga, il brasiliano dai piedi di martello, Wim Kieft il possente l'olandese, Fracis Severeyns, belga dal tocco divino. Ha affrontato tantissimi campioni, quali Gullit, Van Basten, Baresi, Maldini. Dal 1989 al 1992 ha indossato la casacca della Casertana contribuendo alla promozione della squadra in Serie B. "Con me, c'era anche Bucci, l'ex portiere del Parma". Infine l’Avellino dove ha anche ricoperto il ruolo di preparatore dei portieri.

Tornato in Sardegna, Grudina ha giocato nei dilettanti con la Villacidrese e il Decimomannu, il suo paese.

Nella scorsa stagione ha allenato il Decimo (Prima categoria) conquistando la salvezza. Ha guidato anche Sarroch e Decimese in Promozione.
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