Se ne va un pezzo di storia del calcio sardo, quello tutto sudore e passione. Chiunque ami lo sport e i suoi leggendari interpreti non può infatti non ricordare Piero Paoli, morto all'età di 87 anni.

Paoli è stato un grande calciatore prima, valente allenatore in seguito. Da giocatore aveva un destro al tritolo, con una potenza e precisione di tiro che raramente si è vista nei campi di calcio sardi, allora quasi tutti polverosi, con i giocatori senza tatuaggi, ma animati da spirito agonistico straordinario. Era toscano, nativo di Pietrasanta. Arrivò giovanissimo a La Maddalena ed esordì a soli 16 anni nella mitica Ilva, campionato Interregionale. Le sue doti di centrocampista avanzato e tecnico, con l'attitudine al gol, vennero notate dai bianchi dell'Olbia, con i quali disputò i successivi 2 campionati, realizzando 31 reti in 55 partite. Dopo i galluresi le buone esperienze nel Campobasso e nella Torres. Poi il rientro nella sua amatissima Ilva.

Nell'Arcipelago giocò dal 1957 al 1966, mettendo a segno 110 reti in 230 partite, anche in serie D. Nel 1967 l'approdo al Palau, come allenatore giocatore. Poi l'esperienza nell'Ossese, con cui concluse la sua esperienza di giocatore e iniziò quella di tecnico, che lo porterà ad allenare squadre di valore nel campo calcistico isolano come Porto Torres, Macomer,  Ittiri e Valledoria.

Gran maestro di calcio, Piero Paoli fu anche molto apprezzato per le sue doti umane. Commovente il ricordo di lui di Mario Pisano, 82 anni, ex allenatore e centrocampista, uno dei più grandi calciatori dell'Ilva di tutti i tempi. "Se n'è andato un caro amico - dice - Una persona sempre sorridente e sincera. Con lui abbiamo vinto 2 campionati e mi ha fatto segnare tanti gol, con quel suo piede destro che poteva essere potente, ma anche vellutato. I tifosi di La Maddalena porteranno Piero sempre nel cuore, per le sue qualità calcistiche e la sua grande simpatia".

Nella nazionale Olimpica 1960, Piero Paoli a sinistra, a fianco Mario Pisano (foto concessa dall'Ilvamaddalena calcio)
Nella nazionale Olimpica 1960, Piero Paoli a sinistra, a fianco Mario Pisano (foto concessa dall'Ilvamaddalena calcio)
Nella nazionale Olimpica 1960, Piero Paoli a sinistra, a fianco Mario Pisano (foto concessa dall'Ilvamaddalena calcio)

Un'altra bandiera dell'Ilva, Gianni Vigiano, oggi ricorda, tra le altre cose, un episodio che rende l'idea delle qualità di Paoli. "Sia lui che Mario Pisano - spiega - vennero selezionati per poter partecipare alle Olimpiadi di Roma, nel torneo calcistico. Poi un'interpretazione estensiva del regolamento portò i selezionatori a convocare calciatori affermati come Rivera, Bulgarelli e Trapattoni. Ci ha lasciato quindi  - conclude - un vero signore dello sport. Una persona seria, affabile e disponibile".
Argentino Tellini

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