“A Cagliari mi sono sempre sentito a casa”. 

Parola di Radja Nainggolan, che ha rilasciato un’intervista a Fanpage, svelando tanti retroscena della sua lunga carriera, che – dopo gli anni italiani – sta proseguendo in Belgio, ad Anversa, sua città natale, anche se, ammette lui stesso, “la quotidianità dell’Italia mi manca, anche perché lì sono cresciuto e sono diventato uomo”.

L’ex rossoblù non ha parlato solo della sua esperienza in Sardegna, ma – anche e soprattutto –dei tempi della Roma, che, come già altre volte, non ha nascosto siano stati il momento più significativo della sua carriera. 

"A Roma c’è stata la luce più splendente. È lì che ho sentito le emozioni più forti. A livello umano è stato pesante andar via perché ero molto affezionato alla piazza. Nella vita vanno fatte delle scelte, anche se col senno di poi penso sia stata la scelta sbagliata perché avevo costruito un gran rapporto con Roma”. 

Radja ha anche rivelato perché, quando – nel 2014 – ci fu una sorta di sfida tra Napoli e Roma per accaparrarsi il suo cartellino, alla fine scelse la Capitale: “Non per una questione economica. Sia Napoli sia Roma sono due piazze bellissime, sono le più importanti a livello di tifo in Italia. Ho però pensato fosse più giusto andare alla Roma per rispetto ai tifosi del Cagliari”.

Il calciatore belga ha poi raccontato quali sono state, a suo giudizio, le reti più belle messe a segno in carriera. E anche in questo caso il ricordo torna in Sardegna: “Il mio gol più bello è stato quello contro contro il Galles a Euro 2016. Quello è stato un bel gol perché ho calciato di prima, ma porto nel cuore anche quello fatto con il Cagliari alla Spal: fu un’esecuzione più difficile, perché era di controbalzo”.

“Ho avuto una carriera importante – il bilancio finale del centrocampista -, ma a livello umano ho sempre vissuto come una persona normale. Ad alcuni potrebbe sembrare arrogante e ad altri onesto, mentre ad alcuni posso star simpatico e ad altri stare sul ca**o per i soldi che ho guadagnato, perché mi piacciono le belle macchine e i bei vestiti. Ma purtroppo – conclude Radja - in molti si limitano alle apparenze”.

(Unioneonline/l.f.)

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