Muravera, niente D: il segretario restistuisce la benemerenza della Figc
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Clamorosa protesta del segretario del Muravera Franco Palleschi, Cavaliere della Repubblica Italiana e da 35 anni dirigente della società del Sarrabus: nel giugno scorso ha ricevuto dalla Figc la benemerenza per gli oltre 20 anni di attività al servizio dello sport.
Ora è pronto a restituirla al mittente.
"Mi sono stati consegnati diploma e spilla d'oro", dice Palleschi, "ma restituirò tutto come segno di protesta per come è stata trattata la mia società nella vicenda dei ripescaggi. Una storia poco chiara, per utilizzare un eufemismo, che non mi appartiene".
Un Palleschi insomma deluso, come sono delusi gli altri dirigenti, i tifosi e la squadra.
Nessuno crede ormai alla D dopo la bocciatira del ricorso contro la Sporting Fulgor.
Il 15 settembre sarà discusso un altri ricorso: quello presentato da Figc e Lega Pro contro l'ammissione della Vibonese in Serie C.
In caso di conferma della C per i pugliesi, in Serie D si potrebbe liberare un posto per il Muravera.
Ma qui, nel Sarrabus, nessuno ci crede più.
La delusione per al battaglia persa venerdì scorso davanti al Collegio di garanza è tanta.
Il Muravera contestava il fatto che lo Sporting Fulgor ha indicato quale campo di gioco, quello di Canosa, situato nella provincia di Barletta Andria Trani (anche non omologato per la D) e non nella provincia di appartenenza (Molfetta-Bari).
Inoltre sembrerebbe che non sia stata definita la sede legale dello Sporting.
Il regolamento prevede che nel caso delle fusioni le società devono avere sede nella stessa provincia o in Comuni confinanti di province o regioni diverse.
"Durante l'udienza", prosegue Palleschi, "non si è discusso delle irregolarità da noi contestate sull'iscrizione della Fulgor ma l'avvocato della Lega si è limitato a dire che con il ripescaggio della Romanese cessava la materia del contendere. Davvero assurdo".