Calcio: addio a Mariano Dessì, il decano degli allenatori. Oggi i funerali a Iglesias
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È morto Mariano Dessì, decano degli allenatori sardi.
Quel giorno di 43 anni fa a pranzo con Heriberto Herrera, a Novi Ligure. Per Mariano Dessì, allenatore di Iglesias con panchine in serie C ed in D, fu un incontro fortemente cercato.
Allora Heriberto allenava la Sampdoria. Era affascinato dal suo "movimiento", il calcio totale. Riuscì a mettersi in contatto con lui. Il tecnico sudamericano lo invitò addirittura a casa sua. Quel pranzo fu molto frugale. Un primo e una cotoletta, un'insalata e la frutta.
Da allora, Mariano Dessì è diventato un estimatore di Heriberto. I suoi metodi di lavoro hanno sicuramente segnato la sua carriera di allenatore.
Divenne un tecnico senza aver mai giocato al calcio. Angelino Salis, allora mitico allenatore dell'Iglesias, lo chiamò e gli chiese una collaborazione nel settore giovanile.
Erano i tempi di Puppo Gorini. La prima squadra dell'Iglesias giocava in Promozione. Un gradino sotto la serie D. Traguardo poi centrato. E nel 1973, ne divenne allenatore.
Lo chiamò il presidente Alvaro Amarugi. I giocatori? Bastiano Murgia, Citro, Balzano, Santus,Ugo Corda, Loche, Melis, Accardi. Autentici professionisti. Gli avversari? Omi Roma, Viterbese, Romulea.
Poi altri tre anni in Quarta serie sulla panchina della Nuorese. Quindi l'Olbia, l'Alghero, la Tharros, la Gialeto e ancora l'Iglesias dove Mariano Dessì ha chiuso la carriera.
"Ho sempre fatto calcio di rotazione", diceva Dessì. "Calcio di movimento, insomma. Un nome su tutti di quei tempi? Giampaolo Grudina", ripeteva Dessì. "Sono stato il suo primo maestro".
Tra i suoi presidenti? Fulvio Bonaccorsi (Nuorese), Elio Pintus (Olbia) e Ignazio Badalamenti (Iglesias).
Un uomo di sport, davvero Mariano Dessì. Con la sua morte si chiude quasi un'epoca del calcio sardo che fu.
I funerali oggi alle 16.30 nella chiesa San Paolo di Iglesias.