Da Maran a Zenga, da un tecnico di poche parole a uno che, fin dai tempi in cui collezionava titoli come miglior portiere del mondo, ha sempre amato le luci della ribalta.

Il Cagliari cambia guida tecnica e filosofia. Lo fa con uno scarno comunicato, alle 12.30, in cui viene annunciato l'esonero del tecnico trentino, del suo vice Maraner e del figlio Gianluca, match analyst.

Una panchina vuota, ma per poco. Nel primo pomeriggio, infatti, è sbarcato a Elmas proprio il nuovo allenatore, Walter Zenga. Cronisti radunati all'uscita del settore arrivi. Ecco Zenga in lontananza, tutti pronti per immagini e qualche dichiarazione. Anzi no. Perché l'allenatore in pectore del Cagliari preferisce giocare in contropiede. Almeno con i media. E, accompagnato dal team manager, trova un'uscita secondaria per filar via dal settore partenze.

Niente prime immagini e dichiarazioni per Zenga, che fugge in direzione Asseminello. Una visita al centro sportivo, insieme a Max Canzi, che lascia la guida della Primavera per il ruolo di vice dell'Uomo Ragno, e con il ds Carli e il suo braccio destro Cossu. Poi, ecco l'annuncio ufficiale, con contratto firmato fino al giugno 2021.

Domani, il primo impatto con i giocatori e poi la presentazione alla stampa.

Dieci giorni a disposizione per conquistare lo spogliatoio in vista dell'esordio con la Spal, il 14, a Ferrara. La rivoluzione del calendario viene in soccorso. Per il resto, serve un'impresa da Uomo Ragno.
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