Venezia-Cagliari, le pagelle dei rossoblù
La difesa regge, ma la pecca è in attacco: segnare avrebbe significato salvezza
Venezia-Cagliari finisce 0-0 e i sardi retrocedono in B. Le pagelle dei rossoblù.
Cragno 6: Una sola parata, al 78’, quando alza sopra la traversa un tiro dei padroni di casa.
Ceppitelli 6: fa tutto sommato il suo, con qualche affanno e a volte troppa foga (giallo per fallo su Cuisance). Esce al 58’.
Carboni 6: buone chiusure. Prova anche a dare una mano in avanti, piazzando un paio di cross interessanti.
Altare 6: partita di concentrazione e attenzione.
Bellanova 6,5: i tentativi migliori arrivano dai suoi piedi, sia in termini di cross che in termini di tiri. Maenpaa gli nega il gol di testa con una grande parata.
Grassi 5,5: partita senza infamia e senza lode davanti alla difesa. Poco contributo in fase offensiva.
Deiola 5: spaesato e spesso in ritardo, soprattutto in avvio. Esce dopo neanche 60 minuti.
Nandez 6,5: con lui il Cagliari ritrova corsa e garra. Pimpante e arrembamente fino a quando ha benzina. Poi, stanco e ammonito, perde mordente e lucidità.
Lykogiannis 6: prova a far valere la sua spinta sulla sinistra, ma dopo 34 minuti deve arrendersi per problemi fisici.
Joao Pedro 5: quasi mai pericoloso. Per stanchezza o troppa pressione non riesce purtroppo a dare la zampata che poteva significare salvezza.
Pavoletti 5: lavora di sponda e spizzate, ma anche lui non si vede praticamente mai.
Rog (dal 34’) 6,5: non è in condizione, ma stringe i denti e cerca di dare il suo contributo. Suo uno dei pochi tiri in grado di impensierire Maenpaa.
Lovato (dal 58’) 6: rileva Ceppitelli e si piazza in difesa ad arginare le folate dei lagunari. Peccato le due palle solo sfiorate di testa in area avversaria.
Marin (dal 58’) 5,5: porta palla, ma non sfonda. Prova a mettere ordine e a suggerire, ma senza successo.
Pereiro (dall’80’) 6: un senza voto che diventa sufficienza per il sinistro con cui impegna Maenpaa. Forse andava inserito prima.
Keita sv: non incide, ma anche lui poteva essere un’arma in più con maggior minutaggio.
Agostini 5: la sua era una missione quasi impossibile, avendo preso la squadra ormai sull’orlo del baratro. Ma a livello mentale, aspetto su cui ha subito puntato molto, stasera alla squadra è mancato qualcosa, specie con le notizie confortanti che arrivavano dall’Arechi. E i cambi offensivi forse erano da fare prima.
(Unioneonline/l.f.)