"I protocolli parlano chiaro, la partita con un positivo in squadra si dovrebbe giocare". A parlare è Eusebio Di Francesco dopo la notizia di un caso di positività al coronavirus nell'Atalanta, che il Cagliari affronta domenica alle 12.30 a Bergamo.

La squadra di Gasperini proprio per questo motivo ha annullato la conferenza stampa della vigilia.

"Sicuramente stiamo vivendo una situazione difficilissima in Italia con questa crescita dei casi, anche se non era del tutto inaspettata - dichiara l'allenatore del Cagliari -. Nel calcio ci sono tantissimi controlli, ma anche noi viviamo come tutti, non

possiamo stare reclusi. Per quanto riguarda i comportamenti non voglio cercare alibi. L'esultanza per noi è sempre stata la

normalità, ma dobbiamo alzare l'asticella dell'attenzione. Devo dire che su queste cose i nostri medici sono veramente molto

attenti, ma dobbiamo essere bravi a evitare certi comportamenti, anche se è diventato difficile".

Dopo la parentesi Covid, la partita: "L'Atalanta ha già fatto 8 gol in due partite e l'anno scorso è stato il miglior attacco della Serie A, rimanere troppo bassi può essere pericoloso perché così permettiamo a loro di portare molti uomini nei pressi della nostra area. Quando saremo costretti a restare bassi dobbiamo essere bravi a difenderci di squadra, gli avversari sono molto forti e hanno una formidabile continuità di rendimento. Si vede la mano del tecnico".

Sul Cagliari: "Finora abbiamo alternato buoni momenti ad altri meno positivi, trasformare un gruppo in una squadra è un processo che richiede del tempo, ma i ragazzi stanno lavorando con attenzione e seguendo le mie indicazioni".

Il sistema di gioco: "Sono aperto a tante soluzioni". Infatti c'è la possibilità di vedere a Bergamo un 4-3-1-2, per mettere più a suo agio Joao Pedro accanto a Simeone, con Rog (non al meglio) trequartista.

Per chiudere, una battuta sul mercato: "La società sa che bisogna migliorare in alcuni reparti e sta cercando di acocntentarmi. Cercheremo di valutare le opportunità e le necessità di qui a lunedì. Nainggolan è un nostro obiettivo, ma preferisco non parlarne perché i dirigenti dell'Inter sono infastiditi da questo".

(Unioneonline/L)
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